Per il capogruppo del Pdl occorre “allontanare ogni dubbio in merito alle procedure di assegnazione dei fondi e, quindi sugli stessi vincitori delle ‘borse’, affermando in uno al principio della trasparenza quello della meritocrazia"
“Dopo il sequestro degli atti (e non spontanea consegna all’autorità giudiziaria come si vorrebbe far credere) riguardanti il finanziamento della Regione a corsi di specializzazione medica in diverse università – tra le quali Roma, Bari, Pisa, Milano e Brescia –, ed il sequestro in particolare di alcune delibere della Giunta regionale riferite sempre a bandi regionali con l’erogazione di contributi ad atenei e a specializzandi, è necessario fare chiarezza intorno a quella che alcuni quotidiani regionali hanno battezzato ‘figliopoli’”. A sostenerlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Michele Napoli.<br /><br />“Numerosi servizi giornalistici, cui hanno fatto seguito segnalazioni di giovani, hanno introdotto serie e fondate perplessità sulla trasparenza dell’iter seguito per i corsi di specializzazione medica post – laurea per gli anni accademici 2011-2012 e 2012-2013. La spesa a carico della Regione ammonta a circa quattro milioni di euro”.<br /><br />“Si tratta – precisa il capogruppo del PdL – di allontanare ogni dubbio in merito alle procedure di assegnazione dei fondi e, quindi sugli stessi vincitori delle ‘borse’, affermando in uno al principio della trasparenza quello della meritocrazia, sicuramente poco noto in Basilicata. E’ soprattutto la meritocrazia infatti l’elemento principale su cui far leva se si vuole realmente offrire ai giovani laureati lucani opportunità di restare nella nostra regione”.