La sentenza del tribunale di Torino, sulla fabbrica di eternit che ha causato malattie tumorali mortali e sofferenza di lavoratori e cittadini di Casal Monferrato, rappresenta un segnale positivo anche per quanti lottano nel resto del paese ed anche nel nostro territorio ed in particolare in Val Basento.
Lo dichiara Antonio Pepe,dirigente Cgil.
“E' sicuramente un grande passo in avanti per le migliaia di lavoratori e cittadini che tutt'ora continuano a battersi per vedere riconosciuto, oltre al risarcimento per le tante vite umane spezzate dal Killer delle fibre di amianto contenute dall’eternit,ma Il diritto alla tutela della salute di tantissimi lavoratori e cittadini fino ad ora negato. Questa svolta storica – continua Pepe – e' stata possibile grazie all'autonomia ed all'indipendenza della magistratura a cui va il pieno riconoscimento di tutti perchè i diritti,la giustizia e la tutela della salute, nei luoghi di lavoro possano essere affermati quotidianamente. Sicuramente cio' e' stato possibile per la tenace lotta del sindacato, delle associazioni, dei lavoratori e dei cittadini che hanno subito danni irreparabili da questo materiale e non si sono fatti intimidire da imprenditori senza scrupoli che hanno tentato ripetutamente di barattare con qualche obolo la dignità delle persone. Per tali ragioni – continua Pepe – bisogna sostenere le battaglie delle associazioni dei lavoratori e cittadini esposti all’amianto in Val Basento che per tanti anni sono stati esposti alle polveri di eternit e che hanno subito le conseguenze nefaste. E’ necessario che le istituzioni, alla luce di questa straordinaria sentenza,a partire dalla Regione Basilicata – conlude Pepe – accelerino i tempi di bonifica dei siti industriali che hanno utilizzato in maniera scriteriata l’eternit, a partire dalla Val Basento,alla zona industriale di Tito,al sito dell’ex Cipzoo”.
bas 03