Si è tenuto nella serata di venerdì 17 ottobre il Seminario dal titolo “Tutela del Territorio e Tecniche di Ingegneria Naturalistica” organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Matera. Nel corso del seminario – spiega una nota – è emersa la necessità prioritaria di chiedere la realizzazione del catasto delle opere di sistemazione idraulico forestali. Infatti, nel corso dell’intervento del Presidente dell’Ordine Carmine Cocca, è emersa la situazione in cui versa la Basilicata in cui le opere di forestazione e le opere di sistemazione idraulico forestali tutelano il territorio in quanto realizzate nel corso di una pianificazione integrata con la forestazione. Oggi, ha aggiunto Cocca, alle porte dell’inverno è necessario mantenere alta l’attenzione al fine di prevenire il dissesto idrogeologico e tutelarsi dalle piogge che a breve interesseranno il territorio. Bisogna essere pronti, ha aggiunto il Presidente dell’APIN Puglia Antonio Bernardoni, dottore Forestale, ad intervenire sul territorio e nell’occasione ha mostrato importanti opere di ingegneria naturalistica realizzate in Puglia ed esempi di sistemazione di frane realizzate negli scorsi anni. E’seguito l’intervento dell’Ing. Alberti dell’Ufficio Difesa del Suolo della Regione Basilicata il quale ha mostrato alcuni dati interessanti e le strategie che l’Ufficio ha messo in atto. La superficie nazionale interessata da rischi idrogeologici legati a frane e alluvioni, ha aggiunto Alberti, è pari al 7,1% del totale, vale a dire a 21.505 Kmq; i comuni a rischio alluvioni e frane sono ben 5.581. Calabria, Basilicata, Valle d’Aosta sono regioni molto a rischio per cui è necessaria, hanno concluso i Consiglieri dell’Ordine Bartolomeo Tota e Vito Sellitri, una strategia di tutela per garantire sicurezza sul territorio.
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