“La diversità di vedute sul ruolo che debba avere il petrolio in Basilicata tra SEL e la Regione ci sembra evidente da quanto dichiarato alla presentazione della Conferenza Petrolio e Ambiente. Secondo la Regione al petrolio sarebbe necessario chiedere di più in termini occupazionali e di sviluppo, ma non solo. Dal petrolio dovrebbe scaturire “un reale sviluppo sostenibile e di crescita per le comunità interessate”. È piuttosto evidente l'ossimoro, la contraddizione in termini, che la Conferenza intende sostenere pensando ad uno dei principali fattori d'inquinamento ambientale e del cambiamento climatico come promotore di sviluppo sostenibile”. E’ quanto dichiara il coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà di Potenza, Ivano Scotti.
“Noi – cocntinua Scotti – come ha dichiarato lo stesso Nichi Vendola: vorremmo orientare le politiche della crescita e dello sviluppo verso la «green economy», conoscendo anche le furbizie e gli inganni che talvolta accompagnano la retorica sulla «green economy», ma si tratta di decidere di uscire dalla dittatura del ciclo del petrolio e di uscire dalla dittatura del consumismo energetico. […] Il futuro è l'energia del sole, l'energia del vento, è l'idrogeno, ma il futuro è soprattutto un modello energetico fondato sulla generazione diffusa, sulle centrali di piccola taglia per l'auto-produzione e l'auto-consumo. Questa è la prospettiva che noi dobbiamo indicare”. “Per questo –conclude Scotti – la Federazione provinciale di Potenza di SEL non solo si dichiara contraria ad altre estrazioni petrolifere in Regione – specie in assenza di un ampio dibattito politico – ed alla necessità di ridiscutere le royalty ottenute sull'esistente, ma aderisce alle manifestazione del 1° Forum delle Associazioni Ambientaliste organizzato dal “Laboratorio per Viggiano” sul tema: “Petrolio: emergenze ambientali e sanitarie in Basilicata”.
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