Sel Basilicata su sentenza Corte Costituzionale moratoria

"La sentenza con cui la Corte Costituzionale boccia la Legge-Moratoria della Regione Basilicata in merito alla questione delle estrazioni petrolifere potrebbe essere il capitolo del romanzo Cronaca di una morte annunciata del nobel Garcia Marquez. Ancora una volta le strategie volte al galleggiamento da parte delle classi dirigenti lucane si risolvono nel bluff da più parti denunciato. Un bluff che in questa regione assume il colore nero dei fumi dell’estrazione petrolifera e del grigiore proprio delle desertificazioni ambientali. Ed assume i toni di una ipoteca posta su un intero territorio, sul suo futuro e sul futuro dei suoi figli". Lo dichiarano in una nota Maria Murante, coordinatrice regionale, e Antonio De Giacomo,responsabile GreenEconomy, Ambiente e Beni Comuni, di Sinistra Ecologia Libertà di Basilicata.
"Come avevamo denunciato – aggiungono –  proprio nei giorni in cui la moratoria veniva approvata – dedicando al tema un dibattito svoltosi durante i lavori della Festa provinciale di Senise – la farsa operata da De Filippo è lontanissima ed antitetica agli interessi delle lucane e dei lucani.
La sentenza della Corte Costituzionale e le difficoltà estreme dei territori lucani oggi chiedono una netta inversione di strategia in termini di crescita e sviluppo. Oggi è il momento di scegliere la strada da perseguire: quella nefasta ed auto distruttiva della petrolizzazione della Basilicata, e che ha determinato – e rischia di continuare a determinare – il depauperamento e l’impoverimento ambientali; oppure quella da anni indicata da SeL – insieme a movimenti ed associazioni ambientaliste – che pone al centro delle scelte e delle decisioni le donne e gli uomini, il turismo, l’agroalimentare, la salvaguardia ambientale, la forestazione e la salute pubblica".

BAS 05

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