“Nella vicenda delle doppie indennità di carica che coinvolgono quattro senatori lucani, per i Comunisti – si legge in un comunicato – c’è solo un modo per affermare l’eticità di comportamento politico: restituire le stesse indennità di consigliere regionale non dovute”. Lo sostiene il segretario provinciale di Potenza del Pdci-FdS Franco Castelgrande, per il quale “arrampicarsi sugli specchi di procedure e normative non chiare ed univoche sarà pure una scusante per i quattro senatori coinvolti ma nei fatti non rappresenta l’atto che i cittadini tutti si aspettano”.
Nel riconoscere che “almeno sinora l’unico che si è dichiarato disponibile a restituire le indennità non dovute è stato il sen. Digilio”, Castelgrande evidenzia che “i comportamenti degli altri senatori si prestano a più di qualche interpretazione politica che contribuisce ad alimentare la sfiducia dei cittadini per quella che è comunemente definita una “casta politica”.
L’allora presidente del Consiglio Regionale sen. Antezza avrebbe fatto bene ad attivare subito le procedure per sospendere l’erogazione delle indennità proprio come ha fatto, insieme al sen. Belisario, entrambi eletti nel listino di maggioranza alle regionali 2010, per chiedere l’immediata sospensione dell’indennità e, successivamente, rassegnare le dimissioni. E’ evidente- conclude la nota – che dalla conclusione di questa vicenda tutt’altro che irrilevante dipenderà la valutazione dei gruppi dirigenti dei partiti rispetto a quello che si conferma come un sempre più indispensabile Codice di comportamento in politica”.
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