“Se ne va una delle figure di storia illuminata del Mezzogiorno d’Italia. Alle Istituzioni il compito di custodirne la memoria e di valorizzare il patrimonio di sapere e cultura, nonché il patrimonio librario da lui costruito in questi anni”
“Se ne va una delle figure di storia illuminata del Mezzogiorno d’Italia. Preziosa esperienza di filosofo illuminista, voce autorevole di un Mezzogiorno colto e plurale, custode di un patrimonio culturale che quei trecentomila volumi non contengono in toto”. Così il consigliere regionale del gruppo misto, Aurelio Pace, nel ricordare la figura di Gerardo Marotta, avvocato, filosofo e fondatore dell'Istituto italiano per gli studi filosofici, spentosi ieri all’età di novant’anni.<br /><br />“Ci sono forme di conoscenza – sottolinea Pace – che non trovi nei libri che attraversano il tempo e lo segnano. L’avvocato Gerardo Marotta, tenace e insostituibile custode dell’Istituto italiano per gli studi filosofici, era tutto questo. Ho avuto il piacere di conoscerlo e di sentirmi un nano difronte ad un gigante”.<br /><br />“Alle Istituzioni – conclude il consigliere – rimane il compito di custodirne la memoria e di valorizzare, con colpevole ritardo, il patrimonio di sapere e cultura, nonché il patrimonio librario che Marotta ha costruito in questi anni”.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />