Per il consigliere regionale del Gruppo misto “il senatore a vita ha rappresentato per molti anni un punto di riferimento non solo per la nostra Regione, ma anche per i compagni di partito e i rappresentanti istituzionali”
“La scomparsa di Emilio Colombo lascia un vuoto che sarà difficile colmare, sia in Basilicata che nel resto del Paese”. Questo il commento del consigliere regionale Alessandro Singetta, che ha continuato : “ il senatore a vita ha rappresentato per molti anni un punto di riferimento per la nostra Regione, e non solo, per i compagni di partito o i rappresentanti istituzionali. Anche gli avversari politici ne hanno sempre apprezzato le grandi doti umane e personali, unitamente ad un livello culturale che, non solo ai suoi tempi, ha sempre costituito uno dei suoi tratti distintivi. Per la gente Colombo rappresentava il “Ministro” o il “Presidente”, appellativi riservati solo a lui. Al di là delle strumentalizzazioni politiche, Colombo è stato in grado di portare una piccola regione come la Basilicata alla ribalta del palcoscenico nazionale, grazie ad una forte determinazione e ad una preparazione fuori dal comune”.<br /><br />“La sua disponibilità al contatto umano – afferma Singetta – lo ha sempre portato ad incontrare migliaia di persone, senza mai sottrarsi agli abbracci, spesso faticosi, che le popolazioni, non solo in Basilicata, gli riservavano. In ciò ricompensato da un consenso popolare che lo ha sempre visto primeggiare con percentuali altissime. Con lui finisce un’epoca in cui la politica era in grado di esprimere appieno la propria legittimazione nei confronti degli altri poteri dello Stato e dei potentati economici. Tempi sempre più lontani – conclude Singetta – e difficili da rivivere”.<br /><br />