Il dirigente generale del Consiglio regionale, che ha conosciuto e frequentato il presule scomparso qualche giorno fa a Roma, rammenta i molteplici incontri avuti con lui nel corso di oltre vent'anni
Il dirigente generale del Consiglio regionale, Domenico Tripaldi, esprime “vivo cordoglio per la scomparsa di Mons. Ennio Appignanesi, Arcivescovo emerito di Potenza Muro Lucano e Marsico Nuovo”.<br /><br />“Presule di solida formazione ‘tridentina’, Appignanesi – afferma il dg del Consiglio regionale – temperava la propria rocciosa ‘ortodossia’ con un approccio accogliente e bonario verso i suoi interlocutori, con i quali riusciva spesso ad instaurare un rapporto empatico e costruttivo”.<br /><br />“In questo triste momento di commiato – aggiunge Tripaldi – tornano alla mente i molteplici incontri avuti con lui nel corso di oltre vent'anni. Prima, durante il periodo in cui ha esercitato il suo ministero episcopale in Basilicata e, successivamente, nel suo ‘buen retiro’ romano di via del Casaletto. In ogni occasione non mancava di far sentire la propria vicinanza e il proprio incoraggiamento per gli impegni, pubblici e privati, da adempiere, esortando sempre a comportarsi seriamente, ma senza prendersi troppo sul serio, cioè senza montarsi la testa”.<br /><br />“Ora che è partito verso lidi migliori al volante della sua ‘Punto’ bianca, con la quale quasi novantenne si districava con perizia e determinazione nel caotico traffico di Roma – conclude Tripaldi -, non resta che onorarne la memoria e l'insegnamento continuando ad essere cittadini consapevoli della ‘Città di Dio’ e della ‘Città dell'Uomo’”.<br /><br /><br /><br /><br />