"A seguito della comunicazione delle risultanze dei rilievi radiometrici effettuati dall’ARPAB sul bacino fosfogessi dell’area ex Liquichimica di Tito Scalo, il Sindaco di Tito – Pasquale Scavone – e il Commissario del Consorzio ASI di Potenza – Donato Paolo Salvatore – hanno promosso un incontro con i vertici della Agenzia Regionale per l’Ambiente al fine analizzare congiuntamente le problematiche evidenziate nella “Relazione Tecnica” relativa ai controlli radiometrici effettuati nel sito.
All’incontro svoltosi presso la sede del Consorzio ASI, oltre al Commissario Donato Salvatore, hanno preso parte il Sindaco del Comune di Tito Pasquale Scavone, il Direttore Generale di ARPAB Ing. Raffaele Vita e la Dott.ssa Carmela Fortunato, Dirigente dell’Ufficio Centro Regionale Radioattività dell’ARPAB.
Le attività di monitoraggio condotte da ARPAB furono richieste nel corso di un incontro convocato dal Sindaco Scavone e tenutosi presso il Comune di Tito il 6 dicembre 2012 alla presenza di ARPAB, Consorzio ASI, ASP e Regione Basilicata. I risultati oggi resi noti – sottolineano nella nota congiunta Scavone e Salvatore – confermano l’opportunità degli approfondimenti e delle verifiche allora sollecitati, dando prova di attenzione e di sensibilità da parte degli Enti presenti, in ordine a preoccupazioni rese note dagli organi di informazione.
Il Direttore Generale di ARPAB e la Dott.ssa Carmela Fortunato, a cui nel corso dell’incontro si è dato atto dell’attività e della qualità del lavoro a suo tempo richiesto, hanno evidenziato che le indagini condotte hanno attestato la presenza di radionuclidi naturali nell’area del bacino fosfogessi con valori di concentrazione superiori, in particolare con riferimento al radio 226, a quelli del fondo ambientale della zona. Analogamente sono stati rinvenuti piccoli livelli di concentrazione di radionuclidi nelle sottostanti acque di falda, emunte dai piezometri costituenti la rete regionale di monitoraggio.
Nel complesso, dunque, una situazione che richiede misure di attenzione e sorveglianza pur non evidenziandosi elementi di pericolo.
Il Commissario Salvatore ha sottolineato che il Consorzio ha da tempo provveduto a delimitare l’area del bacino fosfogessi con idonea recinzione che impedisce l’accesso a personale non autorizzato, segnalando altresì che più volte si è intervenuti per il ripristino di detta recinzione che ignoti avevano danneggiato. In linea con quanto suggerito da ARPAB e nell’ambito del quadro normativo di riferimento (D.Lgs 230/95 e s.m.i.) per la tipologia delle problematiche segnalate, il Consorzio provvederà ad attuare, con immediatezza, quanto previsto dalle norme conferendo incarico ad esperto qualificato, selezionato tra quelli abilitati, per la sorveglianza fisica della radioprotezione e la definizione delle ulteriori misure da adottare
Il Sindaco Scavone, nel ricordare l’attività istituzionale svolta congiuntamente ai Sindaci di Pisticci e Ferrandina in seno ai propri consigli comunali, ha auspicato una rapida sottoscrizione dell’Accordo di Programma tra Regione Basilicata e Ministero dell’Ambiente per sbloccare le risorse finanziarie già assegnate dal CIPE (con delibera del 2012) per la bonifica dei due SIN presenti sul territorio regionale.
Con particolare riferimento alle problematiche attinenti alle acque di falda, il Sindaco Pasquale Scavone, ha evidenziato di aver già da tempo disposto, con propria ordinanza, il divieto di utilizzo delle acque sotterranee così come richiesto dal Ministero dell’Ambiente.
Sia il Sindaco di Tito che il Commissario dell’ASI, – si legge nel comunicato – esprimono la preoccupazione che ulteriori ritardi nella definizione e attuazione delle attività di bonifica possano ulteriormente indebolire il tessuto produttivo dell’area, già fortemente penalizzato dalla perdurante crisi economico-finanziaria.
In conclusione, nell’ambito dei propri ruoli istituzionali e delle proprie competenze, il Sindaco di Tito e il Commissario dell’ASI, nel continuare a tenere alta l’attenzione sul tema della bonifica più in generale, richiamano gli altri livelli istituzionali, con particolare riferimento alle strutture tecniche del Dipartimento Regionale competente e del Ministero dell’Ambiente, ad un impegno più incisivo sulla materia, e auspicano la convocazione di una nuova conferenza di servizi".
BAS 05