Scaglione su governance in agricoltura e riforma Province

Il presidente dei Popolari Uniti in Consiglio regionale: “Ci aspettiamo un vero segno di rinnovamento reale del governo dell'intero sistema istituzionale regionale”

"La imminente discussione sul sistema di Governance nell'agricoltura, mi sembra finalmente un buon avvio della nuova stagione amministrativa. Un deciso passo in avanti che immagino e spero, non sia l'ennesimo annuncio indefinito dal quale ripartire in ogni occasione”. A dichiararlo il presidente del Gruppo consiliare “Popolari Uniti”, Luigi Scaglione.

“Ci aspettiamo, dunque, nella riunione promossa anche dalla stampa come evocativa di una svolta –prosegue il consigliere – un vero segno di rinnovamento reale del governo dell'intero sistema istituzionale regionale. Del resto, il Governo Monti le regole le ha dettate e definite in maniera precisa. Nel parlare di privatizzazione di società pubbliche, nel parlare di tempi entro i quali sciogliere ed alienare le società (31 dicembre 2013) che abbiano conseguito nell'anno 2011 ‘un fatturato da prestazioni di servizi a favore di pubbliche amministrazioni superiore al 90% dell'intero fatturato’, in fondo si è già dettata la linea di azione dei Governi regionali che è sostanzialmente in linea con i pronunciamenti del nostro Governo regionale ed ora deve necessariamente essere in linea con gli atti. E non è una discussione secondaria. Se a questo aggiungiamo che il sistema di governance dei consigli di amministrazioni rinnovati e incrementati fino a 5 componenti o quelli che potrebbero essere rinnovati seppur rimanendo a 3 prevede la presenza di solo un politico e di altri due dipendenti dell'amministrazione titolare con indennità onnicomprensiva, non ci si può non attendere decisioni conseguenti su cui ragionare”. “E se questo – dice ancora Scaglione – è in linea con le proposte che arriveranno nelle prossime settimane, seppur avendo idea che è la politica che guida i processi di innovazione e non il contrario, non potremo non esaminare favorevolmente solo le iniziative assunte in questa direzione”.

Per il presidente dei Popolari Uniti “altra questione, invece, quella del riequilibrio territoriale dei presidi istituzionali, che pure in questa calda estate si sono affastellati nelle feste di piazza. La vicenda della soppressione della Provincia di Matera, è stata subito colta per qualche dichiarazione in libertà sulla indicazione della sede della nuova Provincia unica. E tutto questo senza tenere da conto l'elemento umano ed i costi sproporzionati che una tale scelta provocherebbe con le dinamiche di gestione dei servizi, degli uffici e soprattutto del personale addetto a tali servizi. Si stoppi subito questo strano ragionamento e si dica se si crede davvero nel Governo partecipato del territorio. Facciano sentire la loro voce anche le organizzazioni sindacali dei lavoratori e si dica, come a nostro avviso è giusto che si dica, che le vere scelte sui territori è necessario affidarle alle comunità locali o alle Unioni dei Comuni per ridargli dignità e soprattutto una missione operativa che in questo caso è stata presentata con una grande dinamica organizzata nei territori locali”. “Per le Province, come si vede, è un falso problema evocare la sede unica a Matera, i Consigli e le Giunte degli enti, di fatto, non esisteranno più. La legge di riordino – conclude Scaglione – ha ridotto gli organi amministrativi ad una mera funzione indiretta perchè eletti dalle assemblee comunali e le loro strutture ridimensionate. Si parli dunque con cognizione di causa più che con slogan".

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