Il segretario cittadino e consigliere regionale dei Pu critica le posizioni del Pd potentino che a suo parere “in una corsa senza freni gioca sul futuro della città capoluogo”
"Va bene, abbiamo capito. Nel Pd potentino alla ricerca della propria identità c'è chi tesse la tela di notte e chi la disfà di giorno al contrario di Penelope. È' il segno che rileviamo dalle fughe in avanti del Gruppo consiliare del Pd e degli aficionados renziani, che in una corsa senza freni giocano sul futuro della città di Potenza”. E’ quanto dichiara il segretario cittadino e consigliere regionale dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione.<br /><br />“Siamo stupefatti e preoccupati – prosegue Scaglione – nell'apprendere a mezzo stampa, di una decisione considerata rivoluzionaria, cioè di immaginare per l'Acta del capoluogo un amministratore unico, per gli enti locali un rinnovamento generazionale senza idee, per le prossime elezioni un giudizio univoco, quasi che i meriti siano da attribuire solo al partito del Sindaco e i demeriti agli altri”.<br />È allora- si chiede l’esponente politico – che senso ha parlare di coalizione in questi termini? Che senso ha non guardare alle dinamiche sociali della città di Potenza come la vera emergenza regionale? Che senso ha contrabbandare l’ipotesi di un'amministratore unico all'Acta come la rivoluzione copernicana quando è una legge dello Stato, la Spending rewiew, ad imporlo? È già partita la campagna elettorale anche nella città di Potenza – prosegue ancora Scaglione – o è un tentativo per isolare i riottosi interni al Pd (penso ai renziani che nel sistema radiotelevisivo e giornalistico regionale vengono trattati alla stregua di un nuovo partito senza esserlo davvero) e isolare quelli che hanno ancora qualcosa da dire rappresentando la frontiera della libertà da un sistema onnicomprensivo che mostra la corda in tutta la Regione?”<br /><br />“Ecco perché siamo preoccupati di queste fughe in avanti, con il rispetto che abbiamo anche per i dirigenti cittadini del maggior partito della coalizione impegnati a costruire solidarietà nelle decisioni comuni, rispetto a quelli consiliari impegnati a disfare di notte la tela. E a chi propone oggi la riduzione della Giunta comunale come segnale di novità (troppo tardi direbbe qualcuno) da 10 a 8 assessori, noi rispondiamo e risponderemo con coerenza: riduciamola a 6. Così la corsa al ribasso travolgerà tutti. Potenza merita di più. Il voto favorevole dei Popolari Uniti al bilancio del Comune di Potenza, trovava piena conferma nel ruolo esercitato all'interno dell'esecutivo comunale dai nostri tre assessori, confermato dall'impegno dei consiglieri comunali e anche e soprattutto, dall'impegno svolto in Consiglio regionale, per garantire cospicui finanziamenti straordinari alla Città Capoluogo, dal sottoscritto e da chi ha compreso la difficoltà del momento. Non c'è in questo caso una forma di auto esaltazione, ma la conferma di un lavoro di squadra che i Popolari Uniti continuano a svolgere nell'interesse unico dei potentini”.<br /><br />“Una battaglia – conclude Scaglione – che abbiamo continuato anche contro chi voleva ridurre il ruolo e le funzioni della città come nel caso della sede della nascente Provincia unica. Di questo ne parleremo con i componenti del Comitato Cittadino e del Gruppo Consilare martedì prossimo. Potenza non si tocca."<br />