Il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale chiede un’assunzione di responsabilità del centro – sinistra per affrontare la particolare situazione di emergenzialità che gli amministratori potentini stanno facendo rilevare
“C’è una questione città di Potenza che non può essere ridotta ad una questione di campanile. E a farsene carico deve essere una intera classe dirigente perché erogare servizi ad una comunità regionale ha i suoi costi e dal capoluogo di regione non si può solo pretendere". E' quanto sostiene il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione.
"Con il più grande rispetto per tutte le comunità locali – afferma l'esponente politico – e richiamando di fatto i provvedimenti già messi in essere per i piccoli Comuni o per le altre realtà locali di interesse turistico e promozionale, di sviluppo delle aree interne, di cerniera con le aree limitrofe, non si può non tenere conto della particolare situazione di emergenzialità che gli amministratori potentini stanno facendo rilevare. I servizi ospedalieri, di trasporto e mobilità, quelli universitari o dei centri di servizio, non sono patrimonio unico della città e dei suoi abitanti. Se a questo aggiungiamo i problemi legati alla erogazione di servizi indotti dalla presenza residenziale nel capoluogo di dipendenti originari di altri comuni che utilizzano semmai le scuole e i trasporti, la scelta di sostenere la città diventa quasi un obbligo. Di questo deve parlare subito la classe dirigente di questa regione e di questa città. Non ci si può nascondere o rifuggire dalle proprie responsabilità affinché si sappia chi sostiene queste ragioni e chi è contro. E senza scomodare royalties o bonus".
"E di questo deve rendersi conto anche il presidente della Regione, De Filippo e chi con lui guida e governa questa regione magari da una comoda poltrona assessorile. Noi siamo pronti a fare la nostra parte – conclude Scaglione – anche chiedendo al sindaco di correggere la impostazione di talune scelte economiche che non hanno dato i loro risultati che fanno passare come mancati miracoli le ricette proposte dall’assessorato al Bilancio che proprio nei settori dei trasporti o dei servizi comunali non sembrano abbiano sortito effetti positivi. Il governo della città e del suo sviluppo futuro passa anche attraverso questa scelta necessaria di cui, ripeto, la classe dirigente del centro – sinistra tutto, deve farsi carico subito prima che sia troppo tardi. A chi rifuggirà da tale confronto dovremo pur chiederne conto, prima o poi”.