Scaglione: è finito il tempo degli assessori esterni

Il consigliere dei Popolari uniti: “andare verso il futuro della Regione e la nuova stagione significa evitare confusione dando riconoscimenti a ruoli e funzioni della politica nell'ottica di una nuova solidarieta' nazionale”

“Come Popolari uniti – ha detto Scaglione – constatiamo, nostro malgrado, un passo indietro clamoroso che non da speranze ai cittadini, ai giovani lucani ma li invita a disertare la politica Modificare i ticket sanitari, tagliare i fondi a Trenitalia, utilizzare le strutture pubbliche tutte lucane per la gestione del sistema idrico senza infingimenti e ritrosie sullo scioglimento dell'Ente Irrigazione, evitare i tagli indiscriminati alle strutture ospedaliere senza aver approvato un Piano degno di tale nome, difendere i cittadini lucani nel passaggio al digitale terrestre nel 2012. E ancora, principi di difesa dei diritti dei lucani, imprescindibili, pur in presenza di un quadro politico confuso che alimenta sfiducia nei partiti e nei loro uomini e per il quale va fatta chiarezza. Il tempo degli assessori finti tecnici-esterni, è finito. Se è finita la stagione dei tecnici, si mandino a casa gli assessori esterni, se è finita la stagione politica, si mandino a casa i politici presenti in Giunta e il Presidente accetti la sfida”.

“Tematiche sociali – ha affermato Scaglione – per le quali bisognerà dimostrare davvero grande attenzione, non soltanto nella conoscenza della materia da porre in discussione, ma adottando provvedimenti concreti, affinchè la comunità lucana possa avvalersene. Sui ticket noi Popolari uniti avevamo visto giusto non votandoli in sede di applicazione e solo ora, dopo le proteste popolari e sociali, l'Assessore sembra essersi convinto a rivederne la formulazione. All'improvvisazione che accompagna tutte le vicende del settore sanitario, si sommano le ‘sconfitte’, in questi ultimi due anni di legislatura, da parte dell’ Assessorato alle Infrastrutture e opere pubbliche che ha ottenuto, al di là dei tanti proclami, legati soprattutto al restyling dei treni lucani, poco, anzi nulla, in merito all’offerta oraria di Trenitalia e ai collegamenti con le stazioni di maggiore snodo ferroviario che circondano la Basilicata e, quindi, disagi per l’utenza locale, ma anche per i turisti ai quali rivolgiamo da sempre l’invito per visitare la nostra regione. Alle continue proteste dei cittadini-utenti di Basilicata, condizionati dal mancato collegamento diretto con i sistemi dell’ alta velocità in funzione attualmente sulla direttrice tirrenica, la Regione Basilicata risponde con un silenzio immobile, quasi in segno di acquiescenza nei confronti di Trenitalia E poi – conclude Scaglione – più coraggio nello sconfiggere la burocrazia regionale, quella che Panebianco sul Corsera individua come il vero limite alla politica”.

    Condividi l'articolo su: