Scaglione al Quotidiano: nessuna gaffe, informatevi bene

Il capogruppo dei Popolari uniti chiarisce che la legge non impedisce di intitolare strade a persone ancora viventi

In riferimento ad una sua precedente nota, nella quale proponeva di intitolare una strada di Potenza all’ex ministro Tina Anselmi, il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione, ha scritto al direttore del “Quotidiano della Basilicata Paride Leporace la lettera che riportiamo di seguito:

“Leggo sul Quotidiano della Basilicata di oggi, in un articolo richiamato con enfasi in prima pagina, che avrei commesso la gaffe di chiedere di intitolare una strada al femminile, all'ex Ministro Tina Anselmi che, per sua fortuna e augurandogli lunga vita, non e' ancora morta.
Debbo pertanto precisare ed invitare a renderne conto con altrettanta enfasi, laddove possibile che:
1) non ho mai detto che Tina Anselmi è morta (basta rileggere il mio comunicato);
2) Il DPR 223 del 30 maggio 1989 che evidenzia le normative sul regolamento anagrafico in Italia (lo allego per intero), richiamando la Legge 1188/27 al comma 4 precisa che è possibile derogare, previa autorizzazione del Ministero per i meriti di servigio alla nazione, ai commi 2 e 3 che indicano come necessari i dieci anni dalla morte della persona a cui intestare la strada. Lo segnala, tra l'altro, anche una collaboratrice del sito Toponomastica femminile;
3) La casistica italiana, inoltre, prevede indicazioni di strade del tipo "donne partigiane" e una sotto indicazione dei nomi di persone ancora viventi.
E Tina Anselmi, primo ministro donna della repubblicana, partigiana cattolica e democristiana vera, non credo non abbia abbastanza meriti a "servigio della nazione" rispetto ad altre segnalazioni che l'associazione potentina promotrice del referendum ha inteso fare.
Bastava leggere per intero il comunicato e le norme che vanno applicate ed interpretate.
Cordialmente senza equivoci, spero vogliate renderne conto ai lettori”.

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