Il consigliere regionale Lb-Fdi: “Pittella continua a dire che con lo ‘Sblocca Italia’ non ci saranno nuove perforazioni. Ma chi mente: lui o Renzi che vuole raddoppiare le estrazioni?”
“‘La questione petrolio dobbiamo rinegoziarla (…) non a secondo di quanti spiccioli o minute assunzioni ci danno (…) io chiedo di rivedere l’intesa, quella del 96, e di farlo con mani libere e con autorevolezza (…) e chiedere che non ci siano ulteriori estrazioni (…) se lo possono dimenticare”. Ipse dixit’”. E’ quanto riferisce il capogruppo di Lb-Fdi, in Consiglio regionale, Gianni Rosa, facendo riferimento a quanto affermato dal presidente Pittella.<br /><br />“Oggi, invece – continua Rosa – Pittella tenta di spacciare lo ‘Sblocca Italia’ come un ‘nostro successo’. Misteri del Pd. Dovrebbe, però, spiegare ai Lucani cosa ha chiesto a Renzi se non ‘spiccioli o minute assunzioni’. Dovrebbe spiegare, con le nuove norme che trasferiscono la competenza sulle autorizzazioni petrolifere al Governo, quali ‘mani libere e quale autorevolezza’ utilizzerà per bloccare le estrazioni. L’unica cosa certa è che nel suo tour parla solo degli ‘spiccioli’ ottenuti, dell’ex card benzina che oggi ha una nuova missione: finanziare, con le sue risorse (sembra 50 milioni di euro), il reddito di inserimento ovvero il nuovo assegno assistenziale di povertà. Nonostante si tenti di ‘indorare la pillola’, però, i Lucani – aggiunge il consigliere – conoscono il reale stato delle cose: con lo ‘Sblocca Italia’ le Regioni hanno perso qualsiasi autonomia, le interpretazioni sulla legge rispetto alla “normativa previgente” sono dirimenti. Quali ‘mani libere’ e quale ‘autorevolezza’ saranno usate quando il Governo avocherà a sé i procedimenti per il rilascio delle autorizzazioni senza che sia necessario il consenso della Regione? Si andrà a questuare con il cappello in mano, piuttosto”.<br /><br />“Si fa finta di ignorare lo spirito dello ‘Sblocca Italia’, frammentando la norma, puntando su disquisizioni lessicali di singoli commi, ma non dicendo la verità. Concretamente le Regioni e gli Enti locali sono stati spodestati da qualsiasi decisione, tutto è incentrato nelle mani del Governo nazionale. ‘Previa intesa’, ‘normativa previgente’: solo ‘astuti’ palliativi lessicali che servono a ben poco. Del resto Renzi – sostiene Rosa – non sa più come dircelo che vuole il petrolio lucano. Nelle sue esternazioni è sempre stato chiarissimo, ‘potrei raddoppiare la percentuale del petrolio e del gas in Italia’ ha detto la prima volta e ancora non ha ritrattato. I ‘quattro comitatini’ se lo ricordano sicuramente. E Pittella sa bene che, ora, il rubinetto è nelle mani del suo Premier e che questi potrà decidere a suo piacimento sul rilascio delle nuove autorizzazioni e sulla quantità di petrolio da estrarre. Ai Lucani dovrebbe spiegare questo: come si concilia la strategia energetica nazionale con le sue dichiarazioni sullo stop alle trivelle? Come si supera il contrasto tra quanto afferma lui e quanto dichiara Renzi? Ci dica, Pittella, chi è il bugiardo. Nel suo tour, il quale sembra essere una vera e propria sponsorizzazione dell’odiosa legge ‘sblocca-trivelle’, sostiene che non ci saranno nuove perforazioni o il suo Premier che pretende il nostro petrolio e non ne fa mistero? Qualcuno, a questo punto, mente. Noi sappiamo chi. Non possiamo pensare – conclude Rosa – che il Governatore non abbia mai ascoltato le dichiarazioni del suo Renzi, ma aspettiamo una risposta ufficiale. Pittella, chi è il bugiardo, tu o Renzi?”.<br /><br /><br /><br /><br />