Sblocca Italia, Mollica: trovare la retta via, tesi patetica

Il consigliere Udc stigmatizza il comportamento dei consiglieri che non hanno approvato la mozione che chiedeva di procedere all’impugnativa innanzi la Corte costituzionale sollevando le questioni di legittimità degli articoli dello ‘Sblocca Italia’

&ldquo;La salvaguardia dell&rsquo;intera comunit&agrave; di Basilicata dovrebbe essere il primo obiettivo del mandato politico di ogni consigliere. Per questo motivo risulta puerile e patetico il tentativo, espletato in Consiglio regionale, da parte di alcuni consiglieri di perseguire, arrampicandosi sugli specchi, la tesi della&nbsp;giusta individuazione della &lsquo;retta via&rsquo; da seguire, celando un pesante imbarazzo politico&rdquo;. E&rsquo; quanto dichiara il consigliere regionale dell&rsquo;Udc, Francesco Mollica, dopo la discussione in Aula sulla mozione, presentata con il collega Romaniello (Gm), sulla procedura rispetto all&rsquo;impugnativa innanzi alla Corte costituzionale, sollevando la questione di legittimit&agrave; costituzionale degli artt. 35, 36 bis, 37 e l&rsquo;art.38, in coerenza con quanto approvato con la risoluzione del 4 dicembre scorso. Mozione sottoscritta &ndash; sottolinea Mollica – finanche dal Movimento 5 stelle, nonostante da parte di alcuni loro attivisti vi fosse stato un maldestro tentativo di strumentalizzare il voto espresso dal sottoscritto lo stesso 4 dicembre&quot;.<br /><br />&ldquo;A costoro vorrei dire &ndash; continua Mollica – che le logiche paesane non possono avere attinenza con le funzioni svolte nelle sedi istituzionali. Quale via dobbiamo intraprendere di fronte alla esplicita volont&agrave; manifestata dal Governo centrale, nella Legge di stabilit&agrave;, di annullare quanto sancito dall&rsquo;art. 117 della Costituzione cos&igrave; come modificato, precludendo le prerogative regionali sulle materie concorrenti e avocando, di fatto , a s&eacute; la decisione definitiva? Questioni fondamentali come i rifiuti, l&rsquo;energia e la tutela del paesaggio non possono essere elemento di &lsquo;baratto&rsquo; con l&rsquo;appartenenza partitica. Occorre osare per difendere il proprio territorio, anche rischiando di andare contro corrente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;appello lanciato &ndash; continua Mollica &ndash; a tutti i colleghi, in maniera trasversale appellandosi alle sensibilit&agrave; esternate nei giorni scorsi a mezzo stampa, di votare secondo coscienza, sulla problematica, &egrave; caduto nel vuoto. Risulta inutile attardarsi su disquisizioni appositamente fuorvianti soffermandosi sul&nbsp; ruolo della concertazione, dell&rsquo;intesa e del dialogo, sviando il reale tema e ritardando una decisione ormai improcrastinabile. Purtroppo, la realt&agrave; &egrave; ben altra: la nostra regione &egrave; continuamente oggetto di spoliazione, importanti servizi e presidi non esistono pi&ugrave;, nell&rsquo;ottica della preoccupante attuazione del vecchio progetto della &lsquo;Fondazione Agnelli&rsquo; di smembramento delle Regioni. Non sprechiamo &ndash; conclude Mollica -&nbsp; un&rsquo;occasione importante per far sentire, in forma unanime e compatta,&nbsp; la nostra voce e la nostra esistenza. Diversamente apprestiamoci a subire passivamente il venir meno del ruolo delle Regioni, con l&rsquo;inevitabile perdita di quell&rsquo;identit&agrave; territoriale e culturale di cui tanto ci vantiamo ma non difendiamo, se non a parole&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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