Il Consiglio Provinciale di Potenza si appiattisce sulle decisioni della direzione regionale del Partito Democratico, relative al decreto Sblocca Italia. Probabilmente era normale attendersi questo esito visto le modalità attraverso le quali sono stati rinnovati i consigli provinciali: eletti dalla "politica" e non dai cittadini. Lo dichiara Donato Ramunno, Consigliere provinciale Potenza Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale. Credo, però, che il compito delle istituzioni e di chi esercita ruoli istituzionali sia quello di prendere decisioni innanzitutto nel nome del Popolo: per questo motivo, nella seduta odierna del Consiglio Provinciale della Provincia di Potenza, avevo presentato un ordine del giorno che impegnava il
consiglio provinciale ad invitare il Presidente della Regione Pittella ad impugnare il famigerato art. 38 del Decreto Sblocca Italia presso la Corte Costituzionale, per evidenti profili di incostituzionalità.
Al Consiglio comunale di Rionero, invece, la mia mozione per chiedere a Governatore di impugnare l'articolo 38 è stata approvata a maggioranza, con i voti di fdi, sel e fi, e l'astensione del pd psi. Segno questo di un maggiore senso di responsabilità e di un maggiore ascolto delle istanze delle Comunità dei rappresentanti istituzionali quando sono eletti dal Popolo.
Ma la politica, e in particolare il Partito Democratico che governa Provincia e Regione, fugge dalle proprie responsabilità: il presidente Valluzzi ha preferito "buttare la palla in tribuna" ritenendo prioritario, rispetto all'impugnazione del decreto presso la Corte Costituzionale, una fumosa e non meglio specificata via "politica di raccordo tra le istituzioni" attraverso la quale si dovrebbe giungere, a suo avviso, alla modifica del decreto che priva la Basilicata di qualsiasi potere decisionale circa le estrazioni petrolifere.
Il consiglio provinciale, insomma, appare incapace di ascoltare il grido di protesta che arriva da tutta la Regione Basilicata, nascondendosi pavidamente: gli ordini di partito dei "generali" del Pd lucano appaiono più importanti.
Ho ricordato ai miei colleghi come la politica sia la scienza delle scelte; in un momento storico cruciale per la nostra Basilicata, vi è un'unica scelta possibile: impugnare lo Sblocca Italia, per difendere tradizioni, economia, storia ed identità della nostra Terra da chi la vuole trasformare in una sorta di Texas (povero) italiano. Da chi crede che la Basilicata non esiste e che i lucani sono un popolo di emigranti. Da chi ha detto espressamente che non gli interessa perdere i voti dei lucani pur di tutelare un presunto intesse strategico nazionale. Noi non arretreremo di un centimetro.