Le associazioni Greenpeace, Fai, Legambiente, Marevivo, Touring Club Italiano, Wwf, inviano una lettera a tutti i Presidenti delle Giunte regionali e a tutti i Presidenti dei Consigli regionali, dove sollecitano l'impugnazione dell'art.38 del cosiddetto Sblocca Italia.
L'attuale formulazione, spiegano non esclude "la possibilità concreta che lo Stato imponga comunque la sua decisione sia sul piano delle aree che sui singoli progetti", mentre "il comma 554 della Legge di Stabilità 2015 limita il potere di intervento della Regione alle sole attività sulla terraferma".
"Le modifiche introdotte con la Legge di Stabilità 2015 – concludono le associazioni – sono dei veri e propri escamotage ingannevoli, tesi ad aggirare il problema di fondo di una reale incapacità di intervento delle Regioni nel momento in cui si proceda alla pianificazione e alla progettazione delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi".
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