Il consigliere del Pd: “Si tratta di sapere se la Regione intende mantenere una presenza pubblica nel campo della ricerca e della sperimentazione in agricoltura, se la previsione del polo delle agrobiotecnologie è considerato tuttora valido”
“Meravigliano le dichiarazioni di Adduce apparse oggi su un giornale lucano sulla liquidazione di Agrobios, secondo le quali tutto era previsto, compresa la spending review alla quale imputa l'impossibilità del rilancio della società. Mi auguro che negli atti ufficiali di messa in liquidazione (che prima o poi leggeremo) ci siano motivazioni più solide, veritiere e convincenti della poco credibile difesa di ufficio di Adduce”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Vincenzo Santochirico, il quale sottolinea che “la comunità regionale, e il Consiglio che ne è la sua rappresentanza istituzionale e che ha dettato norme ad hoc su Metapontum Agrobios, hanno diritto di conoscere cosa è stato fatto per il rilancio e quali le ragioni dell'insuccesso. E la Giunta regionale nel dare conto di tutto questo, avrebbe dovuto adottare gli atti propedeutici alla messa in liquidazione, disponendo il trasferimento di risorse umane e finanziarie ad Arpab e Alsia. Questa non è un’opinione, ma una norma di legge (l'art. 27 l.r. n. 17/2011, la stessa – voglio ricordarlo ad Adduce e a qualcun altro distratto – che tutela il futuro occupazionale dei lavoratori, alla cui stesura ho personalmente concorso), che vincola tutti, dal Presidente della Regione al semplice cittadino. Nessuno, nei regimi democratici, è legibus solutus”.
“Poi – afferma Santochirico – si aggiunge un punto politico ancora più' pregnante. Si tratta di sapere prima, già ora (già ieri, in verità), se la Regione Basilicata intende mantenere una presenza pubblica nel campo della ricerca e della sperimentazione in agricoltura, se la previsione del polo delle agrobiotecnologie, uno dei quattro assi del piano regionale della società dell'informazione e della ricerca, approvato dal Consiglio regionale nel 2008, è considerato tuttora valido e se si intende attuare questi impegni utilizzando il patrimonio di Metapontum Agrobios”. E queste parole, chiare e nette, deve dirle il Governo regionale al Consiglio regionale. Come si vede la spending review, che è dell'estate scorsa (epoca alla quale già ci sarebbe dovuto essere il rilancio di Agrobios), non c'entra nulla”.
“Il tema più' generale e centrale che la questione Agrobios ripropone e di esempi se ne potrebbero fare diversi – conclude l’esponente del Pd – è se si vuole procedere vivendo alla giornata o se non si ritiene sia il tempo di ritornare a una visione e ad una programmazione di lungo periodo, che dia consapevolezza e prospettiva alla società lucana. A maggior ragione, in tempo di spending review”.