Santochirico: no a concezione ragionieristica della legalità

“Per salvare avamposti di legalità e giustizia in Basilicata”

“Non ci rassegniamo – sottolinea il consigliere regionale del Pd – ad una concezione ragionieristica della democrazia, della legalità e della rete dei servizi ai cittadini. Né quando si tratta i istituzioni democratiche, come le province, né quando si tratta di presidi e infrastrutture civili essenziali, come i presidi giudiziari. Per questa ragione – specifica il consigliere – ho sostenuto la proposta i legge dei consiglieri Navazio e Mollica sulla ‘Modifica dei criteri di revisione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari’, che, fra al’altro, mira ad estendere la facoltà data ai Comuni di farsi carico degli oneri di funzionamento degli Uffici del Giudice di Pace, di sostenere le spese relative ai costi degli edifici giudiziari in luogo del Ministero della Giustizia al fine di garantire la permanenza del Tribunale nel proprio comprensorio (artt. 3 e 4) e chiarisce che il criterio di individuazione dei Distretti di Corti d’Appello deve essere basato sulla presenza di minimo 3 tribunali (art.2), senza fissare il numero massimo”.

“Ma ho anche presentato un emendamento – ricorda Santochirico – accolto nella proposta di legge, prima nella Commissione che ho l’onore di presiedere, e poi approvata in Consiglio regionale, che estende i riferimenti, già previsti per i Tribunali, alle sezioni distaccate dei Tribunali. E’ un tentativo di salvare un presidio giudiziario, come quello della sezione distaccata di Pisticci, ingiustamente penalizzata (e non a caso il Comune ha dichiarato di volersi fare carico degli oneri necessari al mantenimento), al pari del Tribunale di Melfi, da logiche che nulla hanno a che fare con la dimensione reale dei problemi e con la vita concreta dei cittadini. E’ un tentativo di porre rimedio ad un indirizzo legislativo nazionale che disarma istituzioni locali e regionali sacrificando indebitamente comunità, storie gloriose, identità territoriali, bisogni dei cittadini”.

“Ci auguriamo – conclude il consigliere – che le rappresentanze parlamentari, spesso salvificamente invocate in questi giorni per riparare a torti che la nostra regione sta subendo, siano in grado di sostenere fruttuosamente in Parlamento le istanze di cui il Consiglio regionale si è fatto interprete”.

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