Santarsiero interviene su situazione Poste Italiane in regione

“Consideriamo assurda l’ipotesi di razionalizzazione proposta da Poste Italiane nella Regione Basilicata. La chiusura di 17 sportelli nonché la apertura a giorni alterni di altri 21, il taglio di 50 zone di recapito e la chiusura del centro di smistamento di Potenza, significa annullare servizi essenziali in larghe parti del nostro territorio con grave penalizzazione delle nostre popolazioni e dei nostri Comuni.”
Così il Presidente Anci Basilicata Vito Santarsiero tempestivamente informato da una delegazione Cgil, Cisl e Uil di categoria sulla revisione del servizio postale nei Comuni della Regione Basilicata.
“E’ impensabile – ha aggiunto- che l’Azienda possa continuare in una programmazione tesa solo a salvaguardare i servizi più redditizi rinunciando alla propria missione ed al proprio Dna  di azienda dello Stato, di fatto ancora monopolista, obbligata a garantire ai territori servizi base generalisti ed il fondamentale recapito postale. E’ un atteggiamento inaccettabile. L’Anci nazionale ha già espresso un duro giudizio su quanto avviene anche in altre Regioni. L’Anci Basilicata, nel direttivo straordinario già convocato per mercoledì 11 alle 15.30 valuterà la situazione per una ferma presa di posizione e valuterà le iniziative necessarie da intraprendere. C’è un “caso Basilicata” in Poste Italiane da dover porre in maniera chiara. I nostri piccoli Comuni non possono restare senza servizi essenziali.
Per dirla con franchezza non comprendiamo una posizione così dura in una Regione che pure, avendo affidato la erogazione dei buoni benzina a questa azienda, ha ben contribuito all’utile degli 800 milioni di euro del 2011. Chiediamo – ha concluso Santarsiero- da subito una profonda modifica di quanto proposto.”

bas 06

  

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