Per il consigliere del Pd “è spaventoso leggere una condanna alle amministrazioni per l'impegno contro il femminicidio, per i disabili, per i gay, per i migranti da parte del portavoce di Liberi e Forti, movimento guidato dallo stesso garante”
“Mi auguro che il Garante dell'Infanzia, ampiamente osannato da Nigro come padre e uomo di istituzioni, si dissoci , proprio nelle vesti di genitore e di rappresentante delle istituzioni, da quanto affermato dallo stesso Nigro, portavoce del movimento ‘Liberi e Forti di Basilicata’ guidato dallo stesso garante dell'infanzia”.<br /><br />E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Vito Santarsiero che aggiunge: “È per certi versi spaventoso leggere una condanna alle amministrazioni per l'impegno contro il femminicidio, per i disabili, per i gay, per i migranti, per l'associazionismo, in nome di una malposta e strumentale difesa della famiglia che merita ben altri difensori e ben altre valutazioni”.<br /><br />“Come è assurdo affermare – continua – ‘perché i figli degli extracomunitari non devono pagare il nido, la mensa, il pronto soccorso, le cure mediche?’ Non si può chiamare in causa la famiglia per scriteriate considerazioni che portano a giustificare la violenza da gelosia e sostenere che per il divorzio gli uomini ‘perdono la testa’ e commettono efferatezze”.<br /><br />“Non si possono sostenere e giustificare – dice Santarsiero - idee e posizioni che pregiudicano il vivere civile, il rispetto delle regole, il rispetto della persona umana e il diritto ad una crescita libera e democratica delle giovani generazioni. Affermazioni che appaiono una vera e propria incitazione ad assumere atteggiamenti violenti e di esclusione nei riguardi di svariati soggetti sociali, dalle donne ai bambini extracomunitari colpevoli solo di essere accolti dalla nostra comunità”.<br /><br />“Io – conclude – mi dissocio a voce alta”.<br /><br />