“Gli addetti all’assistenza domiciliare ad anziani e centri diurni per l’handicap dipendenti delle varie cooperative sociali presenti sul territorio e aderenti alle tre centrali cooperative Lega coop, Agci e Conf. Coop, stanno vivendo momenti di enorme difficoltà economica dovute all’insicurezza del pagamento dei propri stipendi a fronte del proprio lavoro correttamente portato a termine”.
E’ quanto denuncia la Funzione pubblica della Cgil di Potenza spiegando che “L’accumulo di mensilità arretrate che hanno raggiunto in alcuni casi anche i 6 mesi (al cui immaginabile danno si unisce la beffa in quanto gli stessi, svolgendo la loro attività sul territorio, si spostano con i propri mezzi e anticipano soldi per la benzina e non solo) è dovuto all’erogazione, ad oggi, da parte della Regione, solo del 25% delle quote ad essa spettanti”.
“La Fp Cgil – rende noto il segretario Michele Sannazzaro – chiede alla Regione “la convocazione urgente di un tavolo anche con la presenza dei sindaci capofila dei piani sociali di zona, le centrali cooperative e le OO.SS finalizzato a ricercare una soluzione definitiva di una problematica che continua a ripresentarsi con una cadenza ciclica non più sostenibile da parte dei lavoratori. La Fp Cgil ritiene che i servizi sociali, al pari della Sanità dovrebbero essere svincolati dal patto di stabilità. I servizi sociali di cui si parla, infatti, hanno numerosissimi punti in comune con la sanità, essendo prestazioni effettuate a favore di persone con gravi problemi psicofisici ed essendo servizi dai quali non si può prescindere. In assenza di riscontri, la Fp Cgil comunica che attiverà tutte le iniziative utili, atte a salvaguardare i diritti legittimi di chi ogni giorno è costretto a operare senza sapere quando potrà contare sul guadagno del proprio lavoro”.
bas 08