"Si scrive adeguamento della turnazione del personale sanitario alla normativa comunitaria attuata dalla L. 161/2014 e si legge inevitabile riorganizzazione delle strutture sanitarie presenti sul territorio regionale.
Le novità introdotte dalla citata normativa e la riallocazione del personale, che certamente ne conseguirà, impongono infatti una riflessione seria ed approfondita sul futuro assetto del sistema sanitario regionale.
Escludendo quindi operazioni spot ed assumendo una prospettiva di lungo periodo, urge rivedere l’intero sistema, cercando di valorizzare le strutture sanitarie esistenti, al fine di garantire risposte immediate ed esaustive alle istanze di assistenza e cura che si registrano sul territorio".
In tal senso, spiega il sindaco Valentina Viola, "è da intendersi anche l’iniziativa promossa nei mesi scorsi dall’Amministrazione Comunale di Chiaromonte che ha predisposto un documento sull’efficientamento dell’ospedale locale, previa approvazione unanime del consiglio comunale, ed ha sottoposto lo stesso al presidente della Regione Basilicata Pittella, all’assessore alla Sanità Franconi e al direttore generale Asp Bochicchio.L’Ospedale di Chiaromonte, già oggetto di riconversione per effetto della Legge Regionale n. 17 del 2011, vanta infatti un’imponente struttura, ammodernata di recente e con indiscussa capacità ricettiva, che merita di essere potenziata o almeno utilizzata adeguatamente.
Sono della stesso avviso – evidenzia il sindaco – i Comuni delle valli del Sinni, del Serrapotamo e del Sarmento che hanno condiviso l’iniziativa in parola ed hanno aderito al suddetto documento, testimoniando interesse ed attenzione per un presidio sanitario, l’unico nel Parco Nazionale del Pollino, versante lucano, che resta punto di riferimento per un’area che conta 17 comuni ed un bacino d’utenza di 31.000 abitanti.
Ciò detto non resta che chiedere l’avvio di un confronto impegnativo, ma senz’altro proficuo, tra i vertici regionali, la direzione strategica Asp, le organizzazioni sindacali, gli esperti del settore all'uopo coinvolti e gli enti locali interessati sul riassetto del sistema sanitario regionale, teso al mantenimento dei servizi sanitari finora erogati, al contenimento del disagio per l’utenza, ma soprattutto diretto a scongiurare inutili tensioni sociali".
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