Sanità privata, le proposte del Comitato di crisi

Un tavolo permanente di confronto qualificato con il Dipartimento Salute; una “campagna di informazione” sugli effetti fortemente penalizzanti per cittadini ed imprese della sanità privata derivanti dai tagli contenuti nell’assestamento di bilancio; una verifica sull’impatto occupazionale che produrrà licenziamenti di personale: sono le iniziative e proposte principali illustrate oggi in una conferenza stampa da rappresentanti del Comitato di crisi delle strutture private, con la partecipazione di Giuseppe De Marzio (coordinatore del Comitato), Michele Cataldi (Sanità Futura), Antonio Flovilla (Anisap), Antonia Losacco (Fesnap) in rappresentanza anche di Federbiologi e Federlab.
Nel ripercorrere le tappe della mobilitazione che si è svolta nelle settimane che hanno preceduto l’approvazione dell’assestamento di bilancio all’insegna dello slogan “gli altri sprecano e le strutture accreditate pagano!”, gli esponenti del Comitato hanno riferito che il confronto con l’Assessore Martorano è stato “formale ed inconcludente”, in quanto – hanno spiegato – “non è stato possibile entrare nel merito dei tagli e soprattutto avere una risposta sui sacrifici chiesti ad altri, soprattutto nel settore della riabilitazione come della sanità ospedaliera e pubblica”.
In attesa di calcoli approfonditi, tenuto conto che la legge regionale di assestamento del bilancio non è stata ancora consegnata nella stesura definitiva, rispetto ad un “peso” del 2,8% del costo di servizi e prestazioni della sanità privata (56 strutture con oltre 600 dipendenti) su quello complessivo del servizio sanitario regionale (circa 28 milioni di euro su poco più di un miliardo di euro) i tagli variano dal 10 al 20% per i laboratori, al 15 al 30% per gli ambulatori di Fsk, con una doppia penalizzazione – è stato detto – a causa del blocco delle tariffe e del tetto dei budget assegnati, ritornando in alcuni casi a tariffe del 1996. Sono soprattutto i piccoli laboratori e i piccoli ambulatori che – secondo i calcoli dei rappresentanti del Comitato – subiranno le conseg uenze più gravi per conservare standard di qualità, professionalità e personale. Tra le proposte rivolte al Governo Regionale: l’attuazione delle linee guida per la riabilitazione; la riorganizzazione della rete dei laboratori di analisi; piani ambulatoriali complessivi per garantire l’assistenza specie di patologie d’ordine sociale sul territorio.
Il Comitato ha quindi annunciato la “caccia agli sprechi” che si annidano in strutture pubbliche e di riabilitazione sino ad interessare la Corte dei Conti e la richiesta di un urgente incontro per insediare il tavolo permanente ed affrontare la gestione della fase delicata e complicata delle misure contenute nell’Assestamento di bilancio. Per sintetizzare le scelte compiute – è stato detto ai giornalisti – è come se il chirurgo tagliasse un braccio ad un malato di cancro allo stomaco: si sono tagliate le risorse alla buona sanità e alle imprese sane senza garantire in alcun modo che il deficit accumulato non si riproponga già dal 2012.
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