Per Sanità Futura il Piano Straordinario per il contenimento delle liste di attesa che la Regione Umbria ha approvato ieri, in accordo con le Aziende sanitarie e le organizzazioni sindacali di categoria, individua la necessità di rimodulare i budget con le strutture private accreditate.
“Non riusciamo – sottolinea l’associazione – a comprendere perché questo possa accadere in Umbria e non in Basilicata dove è proprio il blocco del budget che costringerà le strutture sanitarie private accreditate associate a Sanità Futura a chiudere, non certo per ferie, nel mese di agosto e quindi a sospendere ogni prestazione erogata all’utenza. Una soluzione immediata può essere trovata con la legge regionale di Assestamento di Bilancio. E’ sufficiente approvare un emendamento da trasformare in articolo della nuova legge per provvedere alla utilizzazione dei risparmi di settore generati dalle stesse strutture accreditate private che soddisferebbero così i maggiori fabbisogni richiesti dai cittadini e che, invece, oggi se non utilizzati darebbero alle strutture sanitarie private solo due possibilità: o erogare prestazioni senza la indispensabile copertura finanziaria o chiudere. Si prenda a riferimento pertanto il piano della Regione Umbria perchè anche dal punto di vista dell’offerta è necessario assicurare l’appropriatezza nell’utilizzo delle risorse, umane e strumentali, pubbliche e private per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza; vanno garantiti i percorsi diagnostico-terapeutici e riabilitativi (anche pediatrici) per la effettiva presa in carico del paziente, realizzando perciò l’integrazione tra i professionisti e i livelli di cura, la continuità degli interventi e l’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse.
La nostra, lo ribadiamo, è una richiesta a costo zero e che risponde anche alla forte domanda di prestazioni e servizi a tutela della salute di pensionati ed anziani che con la “ricetta rossa” si rivolgono alle nostre strutture”.
BAS 05