Sanità Futura su liste d’attesa e mobilità

I risultati del Rapporto Censis, secondo i quali il 38,5% degli italiani (erano il 28,5% nel 2011) ritiene che la sanità della propria regione sia peggiorata negli ultimi due anni soprattutto a causa delle liste di attesa e la proposta definita “sanità by nigth” presentata dal consigliere regionale Michele Napoli per estendere l’orario di attività di poliambulatori e strutture pubbliche e private accreditate, confermano la validità e l’attualità della strategia di Sanità Futura. E’ sottolineato in una nota. “Ridurre i tempi di attesa per analisi e visite essenziali a salvaguardare la salute e azzerare l’emigrazione sanitaria non sono obiettivi impossibili da raggiungere- dice Michele Cataldi di Sanità Futura. Naturalmente l’ammontare del ticket da pagare varia fortemente nelle diverse aree geografiche del Paese. E’ il caso comunque di ricordare – dice ancora Cataldi – che le proposte delle strutture sanitarie private accreditate (una cinquantina di poliambulatori specializzati con circa 600 unità lavorative) perché il CUP (Centro Unico di Prenotazione) funzioni sul serio rispondono alle esigenze di ridurre la “mobilità passiva” che pesa sul bilancio regionale per 40 milioni di euro l’anno, alimentando nuovi flussi di utenza lucana che per anni ha pagato il ticket più alto d’Italia verso altre regioni. Per noi- continua Cataldi – la priorità è un riposizionamento delle politiche sanitarie e del welfare rapido, incisivo, serio, fortemente orientato alla risoluzione veloce dei punti di maggiore criticità.

BAS 05

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