Sanità futura chiede audizione a IV Commissione regionale

Il presidente di Sanità Futura Michele Cataldi ha chiesto un'audizione urgente al presidente della Quarta Commissione permanente regionale Luigi Bradascio "in merito agli indirizzi che la Giunta regionale deve emanare per consentire ai Direttori Generali delle AASSLL, in attuazione dell'art. 11 dell'ultima legge regionale di stabilità, di sottoscrivere i contratti con le strutture sanitarie accreditate private e sulla quale la Commissione è chiamata ad esprimersi".
"La materia in questione – sottolinea Cataldi – è di delicata quanto fondamentale importanza, non solo per le strutture che la nostra associazione rappresenta, ma soprattutto per i cittadini/pazienti che dovrebbero meritare l'equità di accesso alle prestazioni che la legge di stabilità ha voluto sottolineare. Giova ricordare che l’ art. 11 della legge di stabilità prevede che la Giunta regionale definisca, entro 60 giorni, gli indirizzi, improntati all'equità di accesso, che i direttori generali delle AASSLL dovranno rispettare in sede di rinnovo dei contratti con le strutture accreditate private.
Ci preme inoltre rimarcare – continua il presidente di Sanità Futura – che le raccomandazioni che la Quarta Commissione, assunte all'unanimità, ha inoltrato alla Giunta regionale sono condivise totalmente dalla nostra associazione e per di più ci rincuora il recente ordine del giorno approvato, qualche giorno fa, dalla conferenza dei Sindaci del Vulture – Alto Bradano che ribadisce le stesse posizioni. Cionostante siamo fortemente preoccupati per il tempo infruttuosamente trascorso e ancor di più temiamo decisioni frettolose dell'ultimo momento. Siamo ormai ad ottobre ed il sistema ha già raggiunto il suo punto di collasso finanziario; riteniamo perciò che sia necessario essere auditi in via di urgenza per aiutare le istituzioni a uscire rapidamente da una situazione irrispettosa del D.Lgs. 229/99 e per evitare il perpetuarsi di condizioni di iniquità e privilegi che ormai si trascinano da troppo tempo e che non possono essere più essere tollerati.  Siamo quindi persuasi che il nostro aiuto alle istituzioni possa e debba essere assicurato in un'ottica di partecipazione e trasparenza ma soprattutto all'insegna della legalità. Riteniamo infatti, che le soluzioni possibili e non più dilazionabili debbano essere compiute nelle sedi più giuste della partecipazione democratica".
Cataldi evidenzia, infine, che "la richiesta rappresenta un ennesimo gesto di disponibilità a contribuire costruttivamente all’istituto della partecipazione e si dice sicuro di un pronto e provvidenziale accoglimento della stessa da parte del presidente Bradascio".

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