Il Comitato di Crisi delle strutture sanitarie lucane, a cui aderiscono Fenasp-Federlab-Sanità Futura, non condivide la modifica dei Tetti Contrattuali dei Centri Accreditati adottata dalla Regione. Un atto che, a suo parere, “ricade sulle imprese della sanità privata più piccole con ricadute e conseguenze negative ancora sugli utenti e sui titolari di ambulatori e laboratori”. “Strutture che quintuplicano il budget di spesa regionale – afferma il Comitato – hanno avuto un abbattimento del 4%, strutture molto al di sotto di tale budget hanno avuto un abbattimento di circa il 20%. Percentuali che tradotte in bilancio d’azienda corrispondono a decine o centinaia di migliaia di euro e diventano pertanto insostenibili soprattutto per le piccole strutture che operano in molti casi come unico presidio della salute pubblica in aree svantaggiate e in centri minori della regione e si vedranno presto costrette a ridurre il personale (complessivamente 600 dipendenti per 56 strutture)”.
Il Comitato ha chiesto poi al Dipartimento regionale alla Salute di sospendere in autotutela i bandi, per riprendere un confronto. “I vantaggi – dice il Comitato – sarebbero innumerevoli, primo fra tutti il contenimento dei costi”.
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