Sanità, Asp: presentati obiettivi di salute conseguiti nel 2012

Presentato ieri a Potenza dal direttore generale dell’Asp, Mario Marra, all’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, i risultati del monitoraggio sul grado di conseguimento degli obiettivi di salute assegnati all’Azienda sanitaria di Potenza per l’anno 2012 dalla Regione Basilicata. E’ quanto si legge in un comunicato dell’azienda sanitaria potentina. “Gli obiettivi regionali, 16 in tutto, raggruppati in 47 aree di risultato e misurati sulla base di 47 indicatori di performance sono stati selezionati in collaborazione con il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Dal 2011 la Regione Basilicata è entrata a far parte del network di regioni italiane (Liguria, Marche, P.A. Trento, P.A. Bolzano, Toscana, Umbria e Veneto) che condividono il sistema di valutazione messo a punto, su scala nazionale, dalla prestigiosa università toscana per descrivere e confrontare, tramite un processo di benchmarking, varie dimensioni della performance del sistema sanitario. L’incontro, al quale hanno partecipato i componenti il Collegio di Direzione aziendale, è stato aperto dagli interventi del Direttore generale, e dei direttori sanitario, Giuseppe Cugno, ed amministrativo, Cristiana Mecca, che hanno illustrato le azioni di miglioramento della qualità dei servizi, ospedalieri e territoriali, di riorganizzazione su base provinciale della struttura aziendale e di contenimento della spesa sanitaria messe in atto dal management aziendale nel 2012. Gli esiti del monitoraggio dei 47 indicatori di performance, le differenze rilevate nelle diverse strutture ed ambiti territoriali, i fattori di criticità e le azioni correttive richieste alla dirigenza dalla Direzione Strategica aziendale sono stati illustrati dai direttori del Controllo di Gestione dell’Asp, Giovanni Chiarelli e dell’Internal Audit Beatrice Nolè. Dall’analisi e dalla verifica sono emersi risultati positivi in ordine ai seguenti obiettivi di razionalizzazione economica e miglioramento della qualità dei servizi: riduzione dei costi di produzione aziendali, ridottisi grazie all’impegno profuso dal management aziendale a recepire, ad ogni livello aziendale, gli obiettivi di “spending review” fissati dal legislatore nazionale; prevenzione primaria e secondaria (buoni i risultati ottenuti nel settore delle cure vaccinali, degli screening oncologici, dei controlli veterinari); sensibilmente ridotto il tasso di ospedalizzazione; una maggiore efficienza prescrittiva farmaceutica (più che soddisfacente il dato sulla spesa farmaceutica pro capite in netto calo, aumentata l’incidenza delle prescrizioni di farmaci equivalenti, meno costosi ed altrettanto efficaci, estesa l’assistenza domiciliare agli anziani, ridotto il consumo di farmaci antibiotici); in calo le giornate di degenza pre-operatori e la percentuale di tagli cesarei; piena utilizzazione dei fondi per investimento per gli adeguamenti strutturali (tutti aggiudicati i lavori finanziati con i fondi Apq). Ovviamente, dal monitoraggio, sono emersi anche fattori di criticità in ordine ad alcuni indicatori di appropriatezza clinica-organizzativa (durata della degenza per le fratture di femore, percentuale di ricoveri in Dh con finalità diagnostica, tassi di ospedalizzazione per le patologie croniche, consumo di antiacidi, consumo di sartani e di statine). Tali criticità e le azioni correttive adottate nell’ultimo trimestre sono state oggetto di un approfondito dibattito che ha visto la partecipazione di tutti i dirigenti sanitari e non”.

bas 06

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