(ANSA) – Nel 2012 il 60 per cento dei pazienti ricoverati nel dipartimento di reumatologia della Basilicata e' arrivato da altre regioni, cosi' come il 30 percento delle visite ambulatoriali: in un anno i ricoveri ordinari sono stati 291 (74 uomini e 217 donne) con 67 ''day hospital'' terapeutici, mentre negli ambulatori le visite sono state circa18 mila in un anno. I dati sono stati illustrati stamani, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, dal direttore del dipartimento regionale di reumatologia, Ignazio Olivieri, e dal direttore generale del San Carlo, Giampiero Maruggi. Per quanto riguarda i ricoveri(nell'Ospedale San Carlo di Potenza) il 56 per cento proviene da fuori regione, in particolare Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. A Potenza, su 15 mila ricoveri, 1.772 sono state le prime visite e 32 ogni cento i pazienti non lucani. A Pescopagano (Potenza), invece, sono stati effettuati 143controlli, e 2.980 quelli a Matera (con 972 prime visite con il17 per cento proveniente da fuori regione). L'artrite reumatoide e' una patologia che riguarda le piccole e grandi articolazioni, con una media di circa 300 mila casi in Italia e tremila in Basilicata: la prima battaglia con la malattia e' senza dubbio quella della diagnosi precoce, ha spiegato Olivieri, con ''l'apporto fondamentale dei medici di famiglia – ha aggiunto – che devono segnalarci i casi permettendo quindi ai pazienti di usufruire delle liste speciali per ridurre i tempi di attesa, elemento fondamentale per la cura della malattia''. Maruggi ha invece evidenziato lo sforzo del San Carlo per coniugare l'eccellenza delle prestazioni con la cura dei conti, nell'unica regione meridionale ''che non ha piani di rientro grazie ai conti in ordine. Un percorso virtuoso che ci permette di investire senza problemi – ha concluso – come dimostrano questi progetti e l'idea di investire nello sviluppo dell'ospedale di Pescopagano, con un impegno di dieci milioni di euro per la lungodegenza e la riabilitazione''.
bas 08