Sanità lucana, Napoli (Pdl): non è più un modello virtuoso

Il consigliere regionale: “la Basilicata non sarà tra le tre ‘benchmark’ che saranno di riferimento per l'individuazione dei costi e dei fabbisogni sanitari standard. Dobbiamo attenderci, come prima conseguenza, un minore trasferimento di fondi statali”

&ldquo;La sanit&agrave; lucana non rappresenta pi&ugrave; un modello di riferimento per i sistemi sanitari delle Regioni italiane. Come avevo gi&agrave; paventato, nella selezione individuata dal ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, non c&rsquo;&egrave; la Basilicata tra le magnifiche &lsquo;cinque&rsquo; dalle quali dovranno essere selezionate d&#39;intesa con le Regioni le tre &lsquo;benchmark&rsquo; che saranno di riferimento per l&#39;individuazione dei costi e dei fabbisogni sanitari standard&rdquo;. E&rsquo; quanto sottolinea il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Michele Napoli, evidenziando che &ldquo;non si tratta certo di una &lsquo;gara&rsquo; tra Regioni ma, piuttosto, di un passaggio fondamentale per il prossimo riparto del Fondo sanitario e, anche, per il nuovo Patto per la salute&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;Dobbiamo, quindi, attenderci &ndash; sostiene il consigliere – come prima conseguenza, un minore trasferimento di fondi statali. Per la Giunta De Filippo e l&rsquo;assessore Martorano, che hanno puntato al titolo di &lsquo;benchmark&rsquo; come riconoscimento nazionale, &egrave; una sonora sconfitta, innanzitutto, politica. Uno smacco fortissimo perch&eacute; si mette fine, una volta per tutte, alla velleit&agrave; di essere un esempio da imitare. E non ci sono attenuanti perch&eacute; i parametri adottati dal Governo (Ministero Salute di concerto con l&#39;Economia e con il parere degli Affari Regionali) non sono discutibili: valori registrati di una serie di indicatori che vanno dall&rsquo;incidenza percentuale dell&rsquo;avanzo/disavanzo sul finanziamento ordinario risultante dai dati Ce consolidati del consuntivo 2011, alla degenza media pre-operatoria; dalla percentuale di interventi per frattura di femore operati entro le 48 ore, a quella di ricoveri con Drg chirurgici. Ma, anche, dallo scostamento dallo standard previsto per l&rsquo;incidenza della spesa per l&rsquo;assistenza collettiva, distrettuale e ospedaliera sul totale della spesa. Sono state considerate inoltre la spesa pro-capite per farmaceutica e quella per l&rsquo;assistenza sanitaria di base&rdquo;.<br /><br />Napoli, infine, sottolinea che &ldquo;l&rsquo;imminente manovra di assestamento di bilancio &egrave; l&rsquo;ennesima dimostrazione che gli sprechi della sanit&agrave; lucana sono a carico del bilancio regionale (o contributi per le gestioni liquidatorie della Aziende sanitarie da erogarsi in svariate annualit&agrave; che hanno una spesa di &euro; 7.000.000,00 per ciascuno dei tre esercizi 2013/2014/2015), oltre che dei cittadini che hanno pagato il ticket pi&ugrave; alto di Italia (insieme a poche Regioni del Nord) e a carico di strutture della sanit&agrave; privata accreditata che hanno subito pesanti tagli di budget aggravati dal nuovo tariffario regionale sulle prestazioni ambulatoriali&rdquo;.<br /><br />&nbsp;&nbsp;

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