Sanità, Autilio: primi passi verso nuovo patto per la salute

Il consigliere condivide la volontà del ministro Lorenzin volta a ridisegnare una sanità nazionale in sintonia tra Regioni e Stato e non più in contrasto per effetto di scelte centralistiche e penalizzanti

&ldquo;In vista del nuovo piano regolatore della sanit&agrave;, come lo chiama il neo Ministro della Salute Lorenzin, che in sostanza &egrave; il nuovo Patto per la salute, i provvedimenti assunti dalla Regione per l&rsquo;abolizione della quota fissa sulla ricetta specialistica, della rimodulazione del ticket sulla specialistica ambulatoriale e, auspichiamo a breve, la sospensione del nuovo tariffario legittimamente contestato dalle strutture sanitarie private accreditate al SSR, sono gli strumenti pi&ugrave; efficaci per anticipare il nuovo Governo e fare fino in fondo la nostra parte&#39;&#39;. Lo ha detto il consigliere regionale Antonio Autilio condividendo la volont&agrave; espressa dal ministro Lorenzin perch&eacute; nel nuovo Patto sia possibile ridisegnare una sanit&agrave; nazionale in sintonia tra Regioni e Stato e non pi&ugrave; in contrasto per effetto di scelte centralistiche e penalizzanti le comunit&agrave; locali, che bilanci la sostenibilit&agrave; economica e l&#39;assistenza&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;E se &egrave; lo stesso Ministro a riconoscere che i tagli lineari nella sanit&agrave; sono stati una &lsquo;cosa violenta&rsquo; &ndash; continua Autilio – ci sono adesso le condizioni per non pesare ulteriormente sui cittadini-utenti costretti a rinunciare a prestazioni di prevenzione e cura a causa di quella considerata la pi&ugrave; odiosa tassa che &egrave; rappresentata, sin dai precedenti Governi Nazionali, dall&rsquo;introduzione del ticket. Anche la nuova determinazione della quota fissa sulla ricetta farmaceutica pari a 1 euro per reddito familiare sino a 8.263,31 euro incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e con ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico e della quota fissa di 2 euro per tutti gli altri redditi va in questa direzione. E&rsquo; invece sicuramente pi&ugrave; complesso provvedere ad una riforma della governance della sanit&agrave; che sappia rivelarsi adeguata alla nuova sfida che si profila per il Governo e per le Regioni, la sfida di coniugare rigore nei conti della spesa sanitaria con il diritto alla salute&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La formula vincente &ndash; conclude il consigliere – &egrave; quella che pone al centro il territorio, la domiciliarizzazione dei pazienti, la gestione dei posti-acuti fuori dagli ospedali e una rete che tiene conto anche del volontariato&rdquo;.<br /><br />&nbsp;&nbsp;

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