“Il tutto finalizzato a individuare criticità del sistema ospedaliero della provincia di Matera. Operazione di confronto e raccolta di possibili soluzioni che riguarderà anche gli altri direttori generali che saranno auditi in IV Commissione”
“Si è tenuta ieri, in data 1 agosto, l’attesa audizione di Joseph Polimeni, direttore generale dell’Asm (Azienda sanitaria materana), presso la IV Commissione Consiliare Permanente della Regione Basilicata, competente per politica sociale, difesa della salute, programmazione ospedaliera, assistenza e sicurezza sociale”. Lo precisa il consigliere regionale Vincenzo Acito (Fi), componente della IV Commissione e fra i promotori della richiesta di audizione del Direttore Polimeni.<br /><br />“A seguito dei numerosi allert che in cronaca hanno riportato, quasi quotidianamente, notizie di presunte chiusure e disservizi presso l’Ospedale ‘Santa Maria delle Grazie’ di Matera – afferma Acito – insieme ai colleghi Gerardo Bellettieri e Francesco Piro, del Gruppo regionale Forza Italia, ho chiesto ufficialmente la convocazione del Polimeni già dallo scorso 23 luglio. Dopo un primo momento in cui sembrava che la convocazione fosse destinata a rimanere ‘lettera morta’, ieri finalmente si è potuto procedere all’audizione del Direttore Generale dell’Asm, chiamato a relazionare circa lo stato dell’arte dell’ospedale ‘Madonna delle Grazie’ di Matera, riportare il proprio punto di vista circa le presunte problematiche e le eventuali azioni correttive già in programma, oltre ad un quadro di valutazione del Piano Sanitario Regionale – PSR 2018-2020”.<br /><br />“L’audizione – afferma il consigliere – è stata finalizzata a individuare criticità che interessano il sistema ospedaliero della provincia di Matera, in considerazione del fatto che la fase di transizione fra la vecchia e la nuova Giunta regionale ha enfatizzato una serie di problemi gravosi, dovuti principalmente alla scarsa programmazione che, negli ultimi anni, ha connotato l’intero sistema sanitario della Provincia di Matera. Il direttore Polimeni ha sottolineato come le azioni per una razionale ottimizzazione e concreta stabilizzazione del sistema sanitario provinciale, non possano essere attuate se non prevedendo una serie di investimenti che interessino il settore delle infrastrutture ma, in primis, quello dei medici e del personale paramedico. La IV Commissione ha, pertanto, richiesto al direttore Polimeni di individuare dette criticità e indicare le auspicate e concrete soluzioni che, secondo il suo parere di esperto e in qualità del suo ruolo di Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria locale, potranno essere concretamente attuate nel breve, medio e lungo periodo”.<br /><br />“Questa operazione di confronto e raccolta delle informazioni e delle possibili soluzioni – aggiunge Acito- riguarda ovviamente anche gli altri direttori generali che sono stati e saranno auditi in IV Commissione, come Giovanni Battista Bochicchio, Direttore Generale del Crob di Rionero, già audito, e Massimo Barresi, direttore generale del San Carlo di Potenza, che sarà in quarta Commissione giovedì prossimo. Si ritiene che questa metodologia possa rappresentare la base per pianificare il nuovo Piano sanitario regionale lucano. Le singole proposte di ottimizzazione e miglioramento, fatte dai singoli direttori generali, saranno messe in relazione alle risorse economiche disponibili, e tutto questo diventerà oggetto del confronto che avremo con le forze sociali, con gli ordini professionali, con i territori, i sindaci e anche, infine, nella Commissione consiliare e poi in Consiglio regionale”.<br /><br />“Questa – conclude Acito – è l’unica maniera per ovviare alle criticità che sono emerse, dovute alla scarsa programmazione che ha interessato il settore negli ultimi anni. Stiamo ponendo le basi, in maniera strutturale e razionale, per il piano sanitario che ci dovrà accompagnare nei prossimi anni. Lo scontro polemico e strumentale non risolve i problemi dei malati, solo alimenta inutili ‘fazioni di bottega’, rafforzando nicchie di potere a scapito e sulla pelle dei cittadini. La tutela della salute è un diritto di tutti, non merce di scambio per salvaguardare l’interesse di pochi”<br />