Sanchirico (Italia Unica) su Po Val d’Agri

Il coordinatore di Italia Unica, Pietro Sanchirico, in una dichiarazione dice che “in attesa che la magistratura ordinaria e quella contabile facciano il proprio lavoro è sul piano politico che va individuato cosa non ha funzione nel Programma Operativo Val d’Agri-Melandro-Sauro –Camastra, nonostante l’indiscussa volontà di potenziare le attività già poste in essere nel corso degli anni attraverso numerosi nuovi progetti di sistema che avrebbero dovuto dare risultati concreti per la crescita del territorio”. Secondo Sanchirico “per superare le visioni localistiche, spesso sfociate in interventi di arredo comunale, non sono mancate le progettualità con un’ottica comprensoriale quali Match, Valore Natura, Piano Strutturale Intercomunale (Psi), Piano Forestale Territoriale Integrato (Pfti), nel completamento dei progetti della prima fase e nel sostegno alle nuove attività imprenditoriali mediante il secondo “Bando per la revitalizzazione dei centri storici”. “Si è perso però di vista – aggiunge Sanchirico – l’obiettivo centrale Po Val d’Agri, che è nato come strumento specifico a supporto dello sviluppo locale, mediante il quale la Regione ha reinvestito nel territorio le royalty provenienti dai pozzi petroliferi e dall’attività del Centro Oli di Viggiano che non hanno dato né sviluppo e né lavoro. Anche in questa vicenda – evidenzia – si ripropone la necessità di cambiare pagina nella programmazione delle royalties che verranno dal 2016 tenendo conto delle perturbazioni della quotazione del greggio da tempo verso il basso. la questione va affrontata in tutti i suoi aspetti e persino l’aggiornamento della legislazione regionale (la Lr 40/95 e le successive modificazioni, Lr 40/1999 e Lr 18/97) per l’utilizzo dell’aliquota relativa all’estrazione petrolifera dai giacimenti in Val D’Agri non può essere più un tabù. Si chiarisca una volta per tutte – dice ancora – quale è il ruolo che Sel, totalmente assente dalle politiche del petrolio, può avere o altrimenti si sciolga per attuare un grande project financing. La Regione ha mancato molto e lo Stato non ha dimostrato grande attenzione. Se utilizziamo parte dei proventi delle royalties per iniziative finalizzate a completare le reti ferroviarie e stradali necessarie, in pochi anni il problema potrebbe essere risolto con benefici enormi per la Basilicata. Bisogna avere, però – conclude Sanchirico – una visione di prospettiva, saper usare i proventi del petrolio per investimenti anche infrastrutturali di lungo periodo”.

BAS 05

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