L'area sud della provincia di Potenza sta pagando un prezzo altissimo dall'effetto devastante dei nubifragi che si abbattono da giorni. Dopo la frana a Montemurro l'esondazione del Noce ha prodotto danni ingenti, come è accaduto a Senise, a Chiaromonte e nel Mercure, in Val d'Agri, sopratutto per la viabilità comunale e rurale. Bisogna seriamente pensare ad interventi di difesa del suolo, alla regimentazione di fiumi e torrenti, ad attività di forestazione. Lo dichiara Pietro Sanchirico, dirigente nazionale e componente segreteria regionale CD (Centro Democratico). Forse mai come in queste circostanze è attuale il richiamo all'impegno Eni di compensazione ambientale contenuto nel protocollo di intento del 1998 per finanziare progetti di tutela territoriale dell'area sud. Con i fondi della Regione, gli unici su cui poter contare perchè la Provincia non è più in grado nemmeno di coprire le buche provocate dai nubifragi sulle strade provinciali, non possiamo fare molto. E ancor meno possono fare i Comuni con le casse prosciugate dai tagli statali e dal Patto di Stabilità. Si ripete così il rituale degli interventi di emergenza per fronteggiare l'emergenza. Solo un piano straordinario che conti su risorse comunitarie e nazionali può rappresentare una svolta con benefici fortissimi sull'occupazione di lavoratori forestali ed edili.
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