“Tunica e berretto, sandali e martello”. Questo il tema dello spettacolo che si è svolto domenica 30 giugno presso l’istituto comprensivo di San Fele sulla figura di San Giustino de Jacobis. La storia del santo, si legge in una nota diffusa dal sindaco Donato Sperduto, è stata rappresentata dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado che, con sacrificio e dedizione, hanno saputo parlare al cuore di tutti. Una regia magica quella di Alberto Nigro che ha saputo realizzare pellicole, mettendo insieme diversi elementi, primo fra tutti sceneggiature e immagini. I ragazzi, seguiti dalla docente Michela Renda e sostenuti dal corpo docente della scuola, con i costumi identici a quelli indossati dal santo sanfelese, hanno raccontato il percorso di un santo che ha saputo anticipare l’ecumenismo con la sola forza della fede, abbattendo i ponti della diffidenza semplicemente andando incontro al “diverso”. Grandi emozioni anche dal corpo di ballo della maestra Giovanna Limone. Le ragazze hanno saputo danzare le emozioni in un equilibrio tra bellezza e perfezione. A tutto ciò, si è aggiunto il canto dolce e soave dei ragazzi che hanno accompagnato le scene, seguito dalla docente Ferrara Rossella. Il musical, fortemente voluto da me, parroco di San Fele ha trovato approvazione dalla Dirigente Dott.ssa Antonella Ruggeri che, con entusiasmo, ha accolto la collaborazione tra scuola e parrocchia, anche offrendo spazio alla prima edizione del concorso su San Giustino rivolto ai ragazzi del Liceo delle Scienze Umane di RIONERO. 35 gli elaborati pervenuti che, dopo essere stati esaminati da una giuria presieduta dal vescovo Mons. Ciro Fanelli, sono stati premiati i primi tre classificati con una borsa di studio.L’obiettivo è stato quello di far conoscere la figura del santo alle giovani generazioni per trasmettere modelli di vita positivi ai quali ispirarsi. Erano presenti alla manifestazione, oltre al Vescovo, il cancelliere diocesano Don Ciro Guerra, la Dirigente Dott.ssa Antonella Ruggeri, le docenti del Liceo delle scienze umane, l’assessore alla cultura Raffaella Carlucci.
Una serata all’insegna delle emozioni, dell’ innocenza trasmessa dal palco, dei valori che hanno raggiunto la platea che ha partecipato con commozione e attenzione. Si è cercato di coinvolgere tante figure professionali, lavorando e intraprendendo, nonostante tante difficoltà, una strada verso la trasmissione del BENE e dell’amore alle giovani generazioni. San Giustino de Jacobis “ un santo ancora poco conosciuto” che ha anticipato i tempi dell’incontro tra culture diverse con amore, oggi spesso ridotto a scontro e non accettazione del diverso. San Giustino , maestro del dialogo, fondatore della missione abissina, apostolo infaticabile dell'Africa Orientale, maestro dei missionari, il tipo del coraggio e della abnegazione indispensabile alla buona riuscita del ministero sacro tra quella gente. Il messaggio ai giovani viene fuori proprio dalle parole di San Giustino : Vi raccomando di sperare molto, di essere forti nella fede, di crescere continuamente nella carità e di evitare la maldicenza. Pensate che dovete essere la luce. La porta del cuore è la bocca, la chiave del cuore è la parola.
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