San Carlo: Digilio, nessuno tratterrà Des Dorides

“Al punto in cui è arrivata la situazione del San Carlo sono certo che nessuno muoverà un dito per trattenere il prof. Des Dorides a Potenza. Piuttosto si riaprono le “danze” per la nomina del suo successore e dunque non ripetiamo lo stesso errore”. E’ quanto sostiene il sen. Egidio Digilio, coordinatore regionale del Fli.
“Sono stato tra quanti – e non sono pentito – hanno sostenuto che un “Papa straniero” alla guida dell’A.O. di uno dei più importanti ospedali del Sud, pur di matrice politica con un passato di incarichi di targa Pds-Pd (nel 2009 è stato nominato coordinatore della task-force della Regione Toscana per le politiche economiche di contrasto alla crisi, su incarico diretto del Presidente della Regione Claudio Martini, all’epoca uomo di spicco dell’allora Pds di Massimo D’Alema) avrebbe potuto dare una scossa positiva a patto che – aggiunge – i suoi collaboratori fossero tutti interni e quindi profondi conoscitori della nostra realtà ospedaliera, per mettere insieme innovazione e continuità, cosa che, come è noto, non è avvenuta con la nomina del direttore sanitario. Ma le dichiarazioni del prof. Des Dorides in occasione del suo rarissimo incontro con i giornalisti sulla presenza in alcuni reparti di tensioni, scontri, dissidi tra medici e personale, rispetto ai quali ha preferito alzare le mani, non sono tollerabili da chi è pagato, profumatamente, per sporcarsi le mani. Non siamo in un ospedale del Burundi dove i medici purtroppo sono costretti a subire le influenze di guerre tribali e tra etnie diverse. E allora se per lui è più comodo il lavoro a Modena si accomodi pure. La politica e la Regione – continua Digilio – ne traggano una lezione e tornino all’albo dei professionisti-manager della sanità nel quale non mancano capacità manageriali che non ci faranno rimpiangere Des Dorides”.

BAS 03

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