Salone Libro, presentato 'Digito ergo sum. Chi dipende da chi?'

L'opera della lucana Mariangela Guerra, a cura di Le Penseur Edizioni, è stata presentata allo stand della Basilicata

Un libro che nasce per caso, ispirandosi al racconto che una paziente fa all’autrice, di professione psicologa e psicoterapeuta. ‘Digito ergo sum. Chi dipende da chi? è l’opera di Mariangela Guerra, nata a Policoro in provincia di Matera, presentata oggi pomeriggio, 11 maggio, presso la Sala Basilicata, nell’ambito del Salone Internazionale del Libro. Pagina dopo pagina si definisce la trama, rilevando una storia di truffa affettiva in rete a cui seguono storie di relazioni patologiche con il mondo online. Al centro del racconto la fotografia di una società che, sempre più spesso, lascia la realtà per trasferirsi in un mondo virtuale dove può accadere di tutto.

All’iniziativa sono intervenuti l’autrice Mariangela Guerra e l’editore Giovanni Viggiano, di Le Penseur Edizioni, che ne ha curato la pubblicazione. A catalizzare l’attenzione del pubblico, la voce del piccolo Michele che ha letto una delle storie contenute nel libro dal titolo ‘Una vita senza’.

Mariangela Guerra ha raccontato il momento in cui è scattata l’idea di trasferire il racconto della sua paziente in un libro. L’opera, nello specifico, parla di una donna da poco separatasi dal marito e con un figlio adolescente che faceva tutto tranne che renderle la vita semplice. Lui era arrabbiato per la separazione dei suoi genitori, la mamma si sentiva in colpa per quanto stesse accadendo alla sua famiglia e non riusciva più a gestire i comportamenti del figlio. Nel pieno della sua profonda angoscia e spesso sola a casa, un giorno apre il suo pc e si iscrive ad un social network. Da quel momento sul divano, al preciso istante in cui si reca in banca per effettuare un bonifico al grande amore della sua vita, trascorrono pochi mesi. Un racconto che, man mano, prende forma e intercetta una problematica oggi molto frequente, quella della truffa affettiva in rete.

“Questo libro – ha sottolineato l’autrice – è molto attuale perché di estrema utilità in questo momento. È, ormai, evidente quanto l’oggetto della tecnologia abbia preso il possesso in qualche modo delle nostre vite. Non siamo più noi ad avere il controllo dell’uso della tecnologia stessa e questo, purtroppo, fa perdere di vista la nostra presenza e soprattutto quello che è importante per noi”.

“Quest’anno – ha evidenziato Giovanni Viggiano, di Le Penseur Edizioni – al Salone del Libro abbiamo portato una serie di novità. Nello specifico, abbiamo proposto una tematica che potesse essere in linea con il manifesto che ha ispirato questa edizione del Salone. È una novità sui mondi immaginari, intesi come realtà parallele, le realtà parallele dei social. Questo libro si intitola ‘Digito ergo sum. Chi dipende da chi?’ e parla delle dipendenze dai social e quanto noi siamo in grado di gestire i dispositivi elettronici. Quindi i nostri profili social, il web e quando, invece, il web sia padrone delle nostre vite”.

    Condividi l'articolo su: