Il direttore generale del Consiglio regionale, insieme al coordinatore della Struttura Comunicazione Scaglione, al Lingotto di Torino lo hanno sottolineato durante la presentazione del libro “Il Girotondo tra primina e buona scuola nella Lucania”
Nello stand del Consiglio regionale della Basilicata al Salone internazionale del libro di Torino è stato presentato il “Girotondo tra primina e buona scuola nella Lucania” di Prospero Cascini edito da Monetti. Ha introdotto i lavori il coordinatore della struttura di informazione e comunicazione del Consiglio regionale, Luigi Scaglione, che nel portare i saluti dell’Ente, si è soffermato sull’importanza della diffusione su un piano alto della produzione degli editori lucani ed anche delle opere degli autori lucani soprattutto quest’anno che Matera è la Capitale europea della Cultura.<br /><br />Il direttore generale del Consiglio regionale, Domenico Tripaldi, ha sottolineato l’ottima organizzazione dello stand e la nutrita partecipazione degli editori come momento di capacità comunicativa condivisa a favore di un territorio non sempre adeguato a tali necessità.<br /><br />Il poeta Valerio Cascini si è soffermato “sull’ incantata partecipazione al mondo dei bambini. Le passioni narrate appartengono al ’68 e rimangono intatte nella loro estrinsecazione. E’ una lucanità militante per il proprio paese Castelsaraceno e per Matera”.<br /><br />L’editore Salvatore Monetti ha ripercorso il viaggio del “Girotondo” dalla prima edizione, presentata a Torino lo scorso anno, alla seconda presentata quest’anno, riflettendo sul coinvolgimento di tante comunità: Guardia Perticara Policoro, Ginosa, Sant’arcangelo, Salerno, Roma, Oppido Mamertina e le case circondariali di Matera e di Potenza.<br /><br />Prospero Cascini, nel concludere, ha ringraziato i presenti, i rappresentanti del Consiglio regionale per la riuscita della manifestazione e commentando alcune poesie lette da Rosa e Camilla Cascini ha ripercorso il proprio viaggio, dichiarando che “oggi più che mai abbiamo bisogno di poesia come strumento per esprimere la bella copia di noi stessi e abbiamo bisogno di ricercare nella nostra vita un equilibro profondo tra realtà e poesia stimolando sensibilità sopite”.<br /><br />