Sabia (Uil) su situazione carcere Potenza

“Il dramma penitenziario non deve essere inteso solo per sovraffollamento di detenuti, carenza di personale di polizia penitenziaria, ma anche per l’emergenza sanitaria. Il carcere di Potenza è la fotografia perfetta di questo dramma”.
E’ quanto afferma in una nota il segretario provinciale della Uil Penitenziari di Potenza, Donato Sabia.
“Con la chiusura del padiglione penale per il rischio crollo – prosegue – avevo subito lanciato l’allarme sia sotto il profilo strutturale che lavorativo, denunciando anche l’inciviltà alla detenzione con l’ammassamento di tutti i detenuti in un unico reparto.
Nell’unico reparto aperto, la capienza regolamentare è di 75 posti, oggi risultano 134 reclusi, 5 persone per camera. Con questi numeri – dice Sabia – viene meno la dignità di tutti. L’Istituto è una bomba pronta ad esplodere, il rischio è altissimo, il sistema tiene solo grazie alla professionalità dei poliziotti penitenziari e di tutte le figure presenti. Lavorare in contesti simili è difficile. E’ evidente che c’è un malessere che attraversa l’animo degli operatori penitenziari, soprattutto nell’affrontare le difficoltà quotidiane che si incrociano nelle interminabili ore di lavoro, con la consapevolezza di dover fronteggiare il dolore e la disperazione altrui”.

As-Bas

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