Per l’esponente del Pd “è urgente riuscire a fornire una risposta concreta ai tanti operatori che hanno investito risorse ed energie per la crescita delle coste lucane”
“La vicenda della durata delle concessioni marittime, che sta tenendo banco a livello nazionale, non è ancora arrivata a una soluzione definitiva ed è urgente, quanto prima, riuscire a fornire una risposta concreta ai tanti operatori che hanno investito risorse ed energie per la crescita delle coste lucane”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd, Vincenzo Robortella, che esprime soddisfazione per l’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale di una sua mozione in merito alla vicenda della direttiva europea Bolkestein (che prevede bandi con procedure ad evidenza pubblica per il rinnovo delle concessioni marittime) e che intende accelerare sul progetto del “doppio binario” per l’assegnazione delle concessioni.<br /><br />“Indicata la strada su cui procedere – prosegue Robortella – seguendo una fase di transizione capace di salvaguardare investimenti e l’impegno dei tanti imprenditori lucani che lavorano nel campo del turismo balneare. Una mozione nata dagli incontri con gli operatori sul territorio e scritta per rinforzare l’attenzione a livello nazionale sull’argomento, in ragione dei lavori parlamentari tutt’ora in corso con l’emendamento al decreto Enti locali approvato nei giorni scorsi alla Camera che garantisce la proroga delle concessioni balneari fino al 2020, e assicurare a questi imprenditori un clima di sicurezza e di tranquillità agli inizi di questa nuova stagione balneare”.<br /><br />“Nella recente sentenza della Corte europea di giustizia, che ha ribadito la necessità di procedere con aste pubbliche per l’assegnazione delle concessioni – spiega l’esponente del Pd – si è fatto comunque riferimento alla legittima necessità di tutelare gli investimenti già effettuati, lasciando aperta una porta sulla decisione finale a livello nazionale. Proprio questo aspetto – conclude Robortella – consente di sostenere un intervento basato su un “doppio binario”, dividendo le nuove concessioni da assoggettare alle gare a evidenza pubblica e un periodo invece transitorio per le concessioni già assegnate”.<br />