Per il capogruppo dell’Idv in Consiglio regionale occorre “far salire almeno al 30% la percentuale delle entrate erariali che incamererà lo Stato da destinare alla Basilicata”
“Adesso che anche i parlamentari del Pdl hanno riconosciuto (ma non lo hanno ancora ammesso pubblicamente) che gli aumenti dei carburanti alla pompa, di fatto, ‘ridicolizzano’ la card riservata agli automobilisti lucani, come ho sostenuto nei giorni scorsi, è necessario che il presidente De Filippo e il centrosinistra raccolgano la sfida rappresentata dall’emendamento alla cosiddetta manovra ‘salva Italia’ del governo Monti”. E’ quanto afferma il presidente del gruppo Idv in Consiglio regionale, Nicola Benedetto, aggiungendo che “per raccogliere la sfida e non lasciarsi scavalcare dal Pdl bisogna impegnare tutti i parlamentari lucani del centrosinistra a presentare un emendamento all’emendamento Viceconte ed altri per far salire almeno al 30% la percentuale delle entrate erariali che incamererà lo Stato da destinare alla Basilicata”.
“Il 15% proposto dai parlamentari del Pdl è ancora riduttivo specie – precisa Benedetto – tenuto conto che da tempo, almeno noi di Idv, proponiamo di ricontrattare con le compagnie petrolifere la percentuale delle royalties, passando dall’attuale 10% (7% a Regione e Comuni e 3% per la card) al 50%. Non è certo una corsa al rialzo quella che ci anima quanto piuttosto la semplice constatazione che la Basilicata svolge un doppio ruolo nel sistema energetico nazionale, sia per la produzione diretta di petrolio e gas che per la quota di accise e incassi erariali garantiti sulle nostre risorse di idrocarburi, quindi ha un ruolo doppiamente strategico per il Paese che va riconosciuto e monetizzato due volte. E fa bene chi, dal centrodestra, ci stimola a riflettere su cosa hanno prodotto le royalties spese in questi anni come quelle contenute nel bilancio di previsione 2012. Anche su questo – dice Benedetto – non basta più una riflessione: è tempo di decidere nella discontinuità richiamata a gran voce dall’intero gruppo dirigente del Pd. Tra gli elementi di discontinuità non può che esserci l’impegno a finanziare con le royalties programmi finalizzati a promuovere occasioni e strumenti di sviluppo ed occupazione sull’intero territorio regionale”.
“L’ho detto in Consiglio regionale – conclude Benedetto – in occasione del dibattito sull’abolizione dei vitalizi ai consiglieri regionali e lo ripeto oggi che i contenuti della manovra Monti sono più che noti e vedono la risposta del sindacato che torna a fare il proprio mestiere di difesa dei diritti dei lavoratori: con l’abolizione dei vitalizi non possiamo lontanamente pensare di aver messo a posto la coscienza rispetto ad una situazione di malessere sociale molto diffuso nei nostri territori che, dopo il segnale dato, richiede ben altre misure e ben altri provvedimenti. Dunque meno privilegi ma anche meno elemosine ed assistenzialismo”.