Una interrogazione del consigliere regionale sul numero di domande presentate e sulle motivazioni per cui non si conoscono ancora gli esiti
“Tra i problemi che assillano il mondo imprenditoriale e spesso lo strangolano vi è anche la burocrazia che, invece, di aiutare i ceti produttivi spesso uccidono anche sul nascere le iniziative”. E’ quanto sostenuto dal consigliere regionale che ha aderito a Fratelli d’Italia, Gianni Rosa.<br /><br />“Un pessimo esempio – sostiene Rosa – arriva proprio, direi tanto per cambiare, dalla Regione Basilicata con il bando relativo alla ‘sperimentazione dell’apprendistato professionalizzante’. Questo prevedeva un contributo economico in favore di quelle imprese che attivavano a decorrere dal 14 settembre 2011 un contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere: praticamente l’assunzione di giovani dai i 18 ai 29 assunti. In teoria un buon bando nei contenuti con una previsione di scadenza tassativa per le imprese che volevano partecipare dal 10 settembre 2012 al 31 ottobre 2012. Ebbene – sottolinea Rosa – ad oggi, come da solita lentezza burocratica lucana, nonostante siano passati cinque mesi, le imprese partecipanti non conoscono ancora l’esito dell’istruttoria. Dal momento che, in Basilicata, non si agevola il cittadino o l’impresa, ma al contrario, si rende sempre più difficile un normale iter burocratico, la Regione Basilicata ha ‘ben pensato’ di affidare le istruttorie alle Province, una decisione che suscita, visti gli esti, qualche perplessità”.<br /><br />“Per questo – spiega Rosa – ho presentato un’interrogazione chiedendo spiegazioni al presidente De Filippo su questo specifico bando, partendo dal numero di domande presentate per giungere ai motivi per i quali nonostante siano trascorsi cinque mesi non si conoscono ancora gli esiti. Giacchè le imprese partecipanti al bando devono avere notizie chiare e certe, nell’interrogazione – continua Rosa – ho chiesto anche i tempi previsti per la pubblicazione degli esiti ed anche i motivi per cui la Regione Basilicata, affidando alle Province di Potenza e Matera l’attività istruttoria, non ha fissato dei termini massimi di operatività”.<br /><br />“Un ennesimo esempio – conclude Rosa – di come la Regione Basilicata non abbia alcun interesse ad aiutare, sia il mondo imprenditoriale che l’occupazione giovanile, dato che per bandi di interesse generale invischia le pratiche allungando i tempi, poi per qualche bando ‘particolare’ i tempi sono sempre celeri”.<br /><br /><br /><br />