Per il consigliere regionale Lb-Fdi: “Certi amori non finiscono: Santarsiero e Pittella di nuovo amici. Basta una poltrona”
“Dalla richiesta di azzeramento della Giunta per i pessimi risultati elettorali del Partito democratico dovuti a ‘responsabilità politiche e amministrative’ alle lodi sperticate per il ‘duro lavoro’ fatto in questi anni è un attimo: solo il tempo di sedersi su una poltrona, quella della Presidenza del Consiglio regionale”. così il presidente del gruppo consiliare Lb.Fdi, Gianni Rosa, che continua: “anzi, il neo eletto Presidente del Consiglio regionale, probabilmente, non si era neanche seduto prima di rimangiarsi le accuse che neanche un mese fa aveva mosso ai vertici regionali del suo partito”.<br /><br />“Ma se Parigi val bene una messa, figuriamoci se la Presidenza del Consiglio non vale un passo in dietro. E così le discussioni interne del Pd vengono sedate, almeno in parte, perché l’elezione di ieri apre un altro fronte: quello degli alleati centristi che si sono visti scippare la seggiola. Certo – afferma Rosa – sentire il consigliere Pace affermare che tra il Pd e la frangia dei transfughi vi erano ‘accordi scritti’ che potevano essere fatti ‘valere (…) per poter rivendicare postazioni’ ci inquieta non poco. Quali saranno questi accordi scritti?”.<br /><br />“Ma al di là di questo, quello che emerge dal teatrino dello scorso Consiglio regionale, ancora una volta umiliato dai continui rinvii per colpa della maggioranza, è che anche la figura della Presidenza del Consiglio ne esce sminuita: non più garante dell’unità della massima Assemblea della Regione ma garante dell’unità del centrosinistra. Un mezzo, la poltrona da Presidente, per sedare conflitti interni. Questo non è solo il declino di un partito – conclude Rosa – che antepone la propria sopravvivenza al bene dei cittadini, ma il declino dell’Istituzione in sé. Mai la Regione aveva raggiunto simili bassi livelli”.<br />