“Il Partito Comunista Italiano di Basilicata, nell’ultima riunione del comitato regionale PCI, ha preso atto che la X^ legislatura del consiglio regionale lucano sarà ricordata come la peggiore di tutte”. Lo dichiara, in un comunicato stampa, Tommaso Rosa, segretario regionale del Pci Basilicata.
“Questa classe politica regionale – si legge nella nota di Rosa – ci ha fatto assurgere a zimbello d’Italia, ci siamo guadagnati titoli di quotidiani e tv nazionali: da scontrinopoli alla mancata impugnazione dello sblocca Italia, al Cova di Viggiano e per finire la reintroduzione dei vitalizi contro il furore popolare ed il prolungamento, come una “cambiale” a novanta giorni, di tre mensilità di lauto stipendio in caso di anticipata fine legislatura.
L’inciucio maggioranza-pseudo opposizione è dimostrato dall’emendamento trasversale firmato PD per la maggioranza, FdI pseudo opposizione ed UDC ieri opposizione finta oggi maggioranza. Il M5S non ha alzato le barricate pur avendo votato contro e ridicoli sono gli astenuti, a parte i consiglieri assenti.
I lucani sono stanchi di queste nefandezze e presto li manderanno a casa visto che non hanno la dignità di dimettersi.
Ci vuole una bella faccia tosta nel ridare i vitalizi ai consiglieri della IX^ legislatura 2010-2013, quelli dell’era scontrinopoli del pluridecorato ex presidente regionale ora due volte viceministro al merito; gli attuali consiglieri si dimostrano una “cambiale” modificando lo statuto regionale nel caso l’ex gladiatore lasci la Lucania per l’arena romana dopo gli intensi allenamenti locali ed hanno previsto di papparsi altre tre mensilità prima di andare a casa.
Intanto i poveri attendono il reddito minimo d’inserimento dal 2015, le aziende in crisi mandano a casa i lavoratori, l’agricoltura è in ginocchio, il Cova ha inquinato, i giovani e meno giovani vanno via per trovare un minimo di dignitoso lavoro, etc…
La Basilicata cade a pezzi e loro pensano a come non mollare la poltrona, non solo, poi ricorrono ad assessori esterni, magari donne, credendo che siano meglio e competenti più di un qualsiasi lucano.
La storia si ripete, il PCI si batte per una nuova classe dirigente in sintonia con la volontà popolare e con i valori costituzionali per rimettere in ordine le cose e garantire che la Lucania non venga definitivamente distrutta”.
bas04