“Nulla è cambiato rispetto a gestione De Filippo che nello spirito dell’innovazione finanziava il videogioco ‘Verdino’. Oggi l’interesse si sposta dai videogiochi a fumosi progetti di macroregioni internazionali”. Presentata una interrogazione
“23.790,00 euro di denaro pubblico all’ex consigliere e già assessore provinciale del Pd materano, Giovanna Vizziello. Il 24 giugno scorso la Vizziello, amministratrice della società Euroconsulting, presenta al Dipartimento Programmazione e Finanze, Autorità di gestione Por, un progetto denominato “Valorizzazione della Macroregione adriatico-ionica”. Lo stesso giorno, il Dipartimento, con determinazione n. 614 del 26/06/2014, a firma della sola dirigente, Patrizia Minardi, fa proprio il progetto, condividendone lo spirito e addivenendo all’affidamento diretto”. E’ quanto riferisce l’esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Consiglio regionale, Gianni Rosa.<br /><br />“Dalle nostre verifiche – sottolinea Rosa – non ci risulta alcun avviso pubblico, ma, come si rileva dalla documentazione, si tratta di una iniziativa pensata dall’ex Consigliere che ha trovato una corsia preferenziale in Regione Basilicata. Questo episodio dimostra che nulla è cambiato rispetto alla gestione De Filippo che nello spirito dell’innovazione continua finanziava il videogioco ‘Verdino’. Oggi, siamo in piena rivoluzione pittelliana e l’interesse si sposta dai videogiochi a fumosi progetti di macroregioni internazionali. Sono cambiati i personaggi ma il copione rimane lo stesso, ovvero quello di un centrosinistra che continua foraggiare le proprie clientele con ogni mezzo e modo. Da sempre – afferma Rosa – ogni occasione è buona per favorire gli amici di turno o i dirigenti di partito, per distribuire prebende e ricambiare i sostegni elettorali giunti da ogni parte della regione”.<br /><br />“Nessun alibi per Pittella che, quotidianamente, piange sulle ristrettezze della spending review e i legacci del Patto di stabilità ma che non perde occasione per ingrassare il ‘sistema Basilicata’. Abbiamo presentato, quindi, un’interrogazione al Presidente della Regione per far revocare la determina e per ottenere lumi sulle ragioni politiche-amministrative di provvedimenti di dubbia trasparenza. Ancora una volta si compie un atto che lede la dignità dei cittadini lucani, i quali si vedono negare dei diritti a causa di una lenta burocrazia regionale che, improvvisamente, diventa celere per concedere regalie agli amici del Partito Regione. Mamma Regione – conclude il consigliere – ancora una volta apre i cordoni della borsa per sostenere il sistema clientelare del Partito democratico. E la ‘rivoluzione’ stenta a partire”.<br /><br /><br /><br /><br /><br />