La rettifica al comunicato del 25 marzo 2015 del consigliere regionale di Lb- Fdi
"Leggiamo la richiesta di rettifica della società Simam per alcune affermazioni contenute nella nostra nota stampa del 25 marzo scorso in cui abbiamo criticato le risposte date dall’assessore Berlinguer alla nostra interrogazione sulle problematiche relative allo smaltimento delle acque di deiezione provenienti dal Centro Oli di Viggiano e dirette a Tecnoparco”. E’ quanto dichiara il capogruppo di Lb-Fdi, in Consiglio regionale, Gianni Rosa.<br /><br />“Riteniamo – continua Rosa – che il nostro comunicato sia stato mal interpretato dall’Azienda. Tuttavia, accogliendo la legittima richiesta di rettifica della Società, riteniamo di dovere opportunamente precisare ed evidenziare quanto segue:<br />- la commessa cui facciamo riferimento, ovvero quella per la realizzazione di un impianto ‘per lo smaltimento delle acque di vegetazione e dei fanghi’ riguarda, in verità, un 'impianto di trattamento acque di formazione' (fonte: http://valutazioneambientale.regione.basilicata.it/valutazioneambie/files/docs/10/13/13/DOCUMENT_FILE_101313.pdf). La differenza, che a noi pare non esserci tra acque di vegetazione e acque di formazione, sicuramente avrà fatto balzare sulla sedia gli esperti e di questo ce ne scusiamo; <br />- la Società SIMAM non è stata incaricata di realizzare l’impianto suddetto dall’ENI ma dalla Syndial Spa (fonte:<br /><a href="http://valutazioneambientale.regione.basilicata.it/valutazioneambie/files/docs/10/13/13/DOCUMENT_FILE_101313.pdf">http://valutazioneambientale.regione.basilicata.it/valutazioneambie/files/docs/10/13/13/DOCUMENT_FILE_101313.pdf</a>), che 'è una società di Eni' (fonte:<a href="http://www.eni.com/it_IT/azienda/attivita-strategie/altre">http://www.eni.com/it_IT/azienda/attivita-strategie/altre</a> societa/syndial/syndial.shtml). Anche in questo caso ci sarà sicuramente una differenza sostanziale che noi non percepiamo tra il parlare di Eni e il parlare di una società dell’ENI e per questo ci scusiamo;<br />- non abbiamo mai sostenuto che SIMAM abbia fatto analisi su acque con misure della radioattività presente, né abbiamo mai affermato che la predetta azienda sia formata da persone disoneste e scorrette né che sia '…'connivente' di situazioni di rischio ambientale di cui non era minimamente a conoscenza'. Anzi, nella nostra nota, che ha un carattere meramente politico, la Società è l’unica che ne usciva bene. Evidentemente abbiamo mal interpretato quanto scritto in alcuni articoli (mai smentiti, a quanto ci risulta) di cittadini, di associazioni e di comitati, tutti risalenti addirittura al 2014 (ad esempio,<br /><a href="http://www.lasiritide.it/art.php?articolo=10281">http://www.lasiritide.it/art.php?articolo=10281</a>) che sono facilmente rinvenibili sul web”.<br /><br />“Ci scusiamo per le imprecisioni – conclude Rosa – anche se, sempre a nostro avviso (è bene precisarlo), il contenuto politico, che non si riferisce certamente alla Simam, della nota ‘incriminata’ non cambia e, per noi, ‘Solo indagini parziali sulle acque radioattive a Tecnoparco, tutto da rifare’”.<br /><br />