Rosa: il ‘rimpastino’ di Giunta, molto rumore per nulla

Per il consigliere regionale di Lb-Fdi: “Nulla è cambiato. Il teatrino va avanti. E non poteva essere altrimenti quando si governa senza un programma serio e senza idee”

&ldquo;Normalmente &ndash; dice Rosa – il rimpasto di una Giunta &egrave; il momento dei bilanci. Cosa si &egrave; fatto e cosa si vuole fare. Ma non in Basilicata. In Basilicata dove l&rsquo;azione politica del Pd &egrave; pari al nulla assoluto quale bilancio si vuole e si pu&ograve; fare? Nessuno. Su quali provvedimenti della Giunta Pittella dovremmo basare il nostro giudizio? Nessuno&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il Governo, in 30 mesi, non ha concluso nulla. Pittella stesso, in 30 mesi, non ha concluso nulla. La buona politica promessa, la rivoluzione pittelliana sono, appunto, rimaste solo promesse. E lo rimarranno ancora a lungo. Questo rimpasto di Giunta &ndash; afferma l&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia &ndash; Alleanza nazionale – non rappresenta il tentativo di instaurare, finalmente, un &lsquo;buon governo&rsquo; regionale, che affronti e risolva le emergenze della nostra terra, ma &egrave;, solo, il pagamento di cambiali preelettorali di dubbia legittimit&agrave;. L&rsquo;estremo tentativo di tenere unita la maggioranza&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Noi non dimentichiamo &ndash; aggiunge Rosa – l&rsquo;accordo siglato dal gotha del Pd e dai vertici del Centro democratico, in vista delle primarie per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione, con il quale si prometteva un Assessorato. Ed eccolo qui, l&rsquo;Assessorato. Ora che la sua corrente &egrave; stata fatta fuori (per il momento, ovviamente) Speranza rimpianger&agrave; la sua firma &lsquo;per condivisione dell&rsquo;accordo politico&rsquo;? Noi non dimentichiamo &ndash; continua il consigliere – le critiche di immobilismo del neo Sindaco di Melfi alla Giunta regionale, fatte proprio qualche settimana fa. E per tacitare un altro pezzo di coalizione che rischia di allontanarsi, ecco l&rsquo;Assessorato&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Pittella trema. Non riesce ad imporre il suo &lsquo;pupillo&rsquo; a segretario regionale del Pd. La sua coalizione &ndash; dice Rosa – fa acqua da tutte le parti, il suo partito &egrave; spaccato. Le uniche &lsquo;rivoluzioni&rsquo; di cui il Presidente si potr&agrave; vantare in futuro sono: di avere la sua stessa maggioranza contro e di essere riuscito a sfasciare un partito. Il Governatore&nbsp; non &egrave; quel gladiatore che tutti auspicavano, quella personalit&agrave; travolgente che, con la sola forza delle idee &lsquo;rivoluzionarie&rsquo;, riunisce tutte le anime del centrosinistra. E allora, ecco che si ritorna al passato. Al peggio della Prima Repubblica: la campagna acquisti nel centrodestra, consolidamento di qualche patto preelettorale e contenimento dei malpancisti dell&rsquo;ultim&rsquo;ora.Nulla &egrave; cambiato. Il teatrino va avanti. E non poteva essere altrimenti quando si governa senza un programma serio e senza idee. Una coalizione, un Governo, si basa o sulla condivisione di una proposta o sullo scambio di poltrone&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Quello di Pittella &ndash; a parere del consigliere – &egrave; il tipico esempio del &lsquo;cattivo governo&rsquo; del Lorenzetti, dominato dall&rsquo;Avarizia, dalla Superbia e dalla Vanagloria: volont&agrave; di gestire tutto a discapito dello sviluppo della Regione, pretesa di essere superiore agli altri, compiacimento per meriti che non esistono. Queste nomine ne sono l&rsquo;esempio. A chi giovano se non ai nominati stessi ed a Pittella che si garantisce una maggioranza al di fuori del suo partito? Certo non ai Lucani. Ancora una volta la debolezza del Pd &ndash; conclude Rosa – i dissidi interni fanno sprofondare la Basilicata nelle vecchie logiche di partito, quelle del do ut des e degli accordi sottobanco che nulla hanno a che fare con la buona politica di cui la Basilicata, oggi pi&ugrave; che mai, ha bisogno&rdquo;.<br />

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